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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Erbe

Trovano la scorta di cocaina per il weekend nello scantinato del locale: cuoco nei guai

Lo hanno fermato venerdì in compagnia di un'altra persona e gli hanno trovato addosso poco più di un grammo. A quel punto il 33enne ha deciso di voler collaborare e li ha guidati al locale

Secondo l'accusa si tratta di spaccio, per l'arrestato invece era solo uso personale. Dovrà in ogni caso dimostrarlo in aula il cuoco veronese trovato in possesso di 11 grammi di cocaina, conservati nello scantinato di un locale del centro storico. 
Come racconta Riccardo Verzè sulle pagine de L'Arena, l'uomo è stato fermato nella serata di venerdì dai carabinieri nel corso di alcuni controlli in centro. I militari lo hanno fermato in compagnia di un altra persona fuori dal locale e, insospettiti dal loro atteggiamento, trovano addosso al 33enne che lavora lì 1.3 grammi di cocaina. Lui a quel punto decide di collaborare e afferma di possedere dell'altro stupefacente, così accompagna i carabinieri nello scantinato, dove spunta fuori un bilancino di precisione e alcuni involucri di coca, 11 grammi in tutto per un valore complessivo che si aggira sui 500 euro. 
Arrestato, il 33enne è comparso sabato mattina davanti al giudice monocratico Raffaele Ferraro per la direttissima. In aula il cuoco ha fornito la propria versione, secondo la quale lo stupefacente sarebbe stato consumato nel fine settimana e proprio per questo era già diviso in dosi. Sul bilancino invece l'indagato ha affermato che gli serviva per non subire fregature sul peso al momento dell'acquisto. L'uomo si è detto anche disposto a collaborare ulteriormente e a sottoporsi ad analisi mediche per confermare la propria versione. 
In ogni caso il giudice ha accolto le richieste del pm, convalidando quindi l'arresto e disponendo la misura dell'obbligo di firma: dovrà presentarsi ogni giorno dai carabinieri. L'avvocato difensore ha ha chiesto i termini a difesa e la prossima udienza è stata fissata per luglio: solo pochi mesi fa, il 33enne aveva patteggiato per un'accusa analoga in un altro processo, nel quale era stato coinvolto insieme ad altre persone. 

Resta senza nome l'esercizio dove è stata trovata la cocaina, in quanto il proprietario è risultato estraneo alla vicenda.

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