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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

«Giovani, accoglienza, dialogo con le comunità e rigore», il nuovo questore indica le sue priorità

Si è insediato negli uffici di lungadige Galtarossa Roberto Massucci, che prende dunque il posto di Ivana Petricca. Il questore di Verona era già stato in servizio in città agli inizi degli anni '90

Trent'anni dopo l'esperienza avvenuta all'inizio della sua carriera, Roberto Massucci è tornato a Verona, questa volta nelle vesti di nuovo questore al posto di Ivana Petricca, tornata a Roma per un incarico al Viminale. «Sono stati 2 anni intensi all'epoca. ll primo ricordo purtroppo è anche il più triste: quello dell'uccisione di Ulderico Biondani e Vincenzo Bencivenga, i loro insegnamenti li ho portati con me ogni giorno». 
Massucci arrivò a Verona nel 1991, come vice della Squadra Mobile e capo delle Volanti, dopodiché venne trasferito alla questura di Roma e poi al Ministero dell'Interno, Dipartimento della pubblica sicurezza. Esperto nella gestione dei grandi eventi, è stato capo di Gabinetto del questore di Roma, prima di diventare questore di Terni e Livorno. 

Da quando ha lasciato il capoluogo scaligero molte cose sono cambiate, a partire proprio dalla questura, allora situata in un edificio di lungadige Porta Vittoria e di dimensioni sicuramente molto più contenute dell'attuale stabile di lungadige Galtarossa, dove ora dovrà ambientarsi. 
All'incontro che si è tenuto giovedì mattina con i giornalisti, il questore Massucci ha indicato le sue priorità: «Giovani, accoglienza, dialogo con le comunità straniere e rigore in occasione di violazioni alle regole». Per quanto rigurda i giovani, ai quali è purtroppo collegato il fenomeno delle baby gang, Massucci ha sottolineato l'importatanza del «dialogo» per «ascoltarli» e «capirli», intervendo prima che nasca il problema e indicando dunque la «prevenzione» come strada da seguire, sottolineando quanto sia importante che capiscano le conseguenze delle loro azioni.
Per quanto riguarda il tema dell'immigrazione, è stato definito come «trasversale a tutte le comunità. Come dico sempre ai miei collaboratori, il nostro obiettivo principale è quello di rilasciare un buon permesso di soggiorno quando ci sono le condizioni per farlo, perchè questo consente un’integrazione reale, ma nello stesso tempo bisogna essere capaci di respingere quando è ora di farlo».
Sull'argomento "eventi", uno dei più importanti per Verona che nel 2026 ospiterà anche la cerimonia di chiusa dei Giochi Invernali, Massucci ha sottlineato di aver fatto molta esperienza nel corso della sua carriera, ma «non parlerei di una specializzazione perchè ogni evento ha una storia a sè. Come per tutte le questioni di polizia la via da seguire è sempre il lavoro insieme». Perché la "sicurezza" non è una questione solo della polizia ma anche dei cittadini, oltre che delle altre forze dell'ordine, chiamati a loro volta a far parte di questo disegno. 

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