rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

«In Veneto criminalità organizzata è radicata. Manca reale presa di coscienza»

La Dia ha pubblicato la relazione sui fenomeni legati alle organizzazioni criminali. Fenomeni presenti anche in Veneto e nel Veronese, come spiegato dal capo della procura distrettuale antimafia di Venezia Bruno Cherchi

In Veneto c'è «una presenza radicata della criminalità organizzata che permea, da tempo, ogni settore imprenditoriale senza distinzione di settori merceologici». Un radicamento in cui «gioca un ruolo determinante la scarsa attenzione culturale del problema dell'infiltrazione mafiosa negli ambienti socio-economici, che non significa necessariamente connivenza ma che di fatto si tramuta sia in un inquinamento del vivere quotidiano sia nella mancata presa di coscienza reale della società civile e dei suoi organi rappresentativi». Bruno Cherchi, capo della procura distrettuale antimafia di Venezia, ha sintetizzato con queste parole la presenza della 'ndrangheta e delle altre organizzazioni criminali sul territorio regionale. Una descrizione che è contenuta nella relazione sull'attività svolta nel secondo semestre dell'anno scorso dalla direzione investigativa antimafia (Dia) in Italia.

La relazione è stata presentata al Ministero dell'Interno e pubblicata per fornire un'analisi sui fenomeni della criminalità organizzata in tutto il Paese. Fenomeni che sono stati presenti nella seconda metà del 2022 anche in Veneto, un territorio descritto come «fortemente industrializzato, vivace, produttivo e in ripresa economica» e quindi in grado di «attrarre costantemente gli interessi delle organizzazioni criminali che, operando con proprie dimensioni imprenditoriali, tentano di intercettare nuove opportunità di business».

Sono varie le consorterie mafiose che guardano al Veneto e alla provincia di Verona per i loro affari illeciti. Tra queste c'è la 'ndrangheta «attiva nel settore degli stupefacenti, delle estorsioni e del riciclaggio», si legge nella parte della relazione della Dia dedicata al Veneto. Ma nel corso degli anni, sono state accertate anche le attività della criminalità organizzata campana e di quella pugliese. E sono stati anche svelati collegamenti con famiglie criminali siciliane.
«Estorsioni, rapine, usura, ricettazione e riciclaggio», questi sono alcuni crimini commessi da membri di gruppi criminali organizzati, insieme ad altri reati predatori e al traffico di droga. «Costante risulta altresì l’interesse della criminalità nel perseguire l’infiltrazione del tessuto economico-produttivo soprattutto tramite la commissione di reati economico finanziari e di truffe, finalizzate all'indebito ottenimento di contributi pubblici - si legge ancora nella relazione della Dia - Ed è da evidenziare il trend in crescita negli ultimi anni delle frodi all'Iva, perpetrate spesso mediante l'utilizzo di società cartiere».
Infine, le indagini hanno dimostrato la presenza sul territorio regionale anche di gruppi strutturati di origine straniera e in alcuni casi anche multietnici «attivi principalmente nel traffico e nello spaccio di droga».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«In Veneto criminalità organizzata è radicata. Manca reale presa di coscienza»

VeronaSera è in caricamento