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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

In Italia nel 2023 sono più che raddoppiati gli sbarchi dei migranti: tutti i numeri del Viminale

È diminuito il numero di arrivi a seguito di soccorsi da parte delle Ong, ma ciò non ha impedito la considerevole crescita del totale degli sbarchi frutto di operazioni di soccorso Sar. Zaia: «Tutta l'Africa in Italia non ci può stare». Pd Verona: «Spazzati via i castelli di carte della propaganda del centrodestra»

Secondo quanto contenuto nel dossier Viminale 2023, pubblicato nella giornata di ferragosto dal ministero dell'Interno italiano, sono più che raddoppiati gli sbarchi di migranti nel nostro paese durante i primi sette mesi dell'anno 2023 rispetto al precedente. In particolare, nel dossier si legge che sono stati ben 89.158 i soggetti giunti in Italia quest'anno rispetto ai soli 41.435 nello stesso periodo del 2022. In termini percentuali si è dinanzi ad una variazione del +115,18%.

Anche per quanto riguarda gli sbarchi in Italia di soggetti minorenni i numeri testimoniano un enorme crescita: dall'1 gennaio al 31 luglio 2023 sono giunti nel nostro paese 10.285 minori, a fronte dei 5.605 nel medesimo periodo dell'anno precedente. Anche in questo caso, in termini percentuali la variazione è importante, pari all'83,5% in più. 

Ad aumentare sono stati anche gli sbarchi a seguito di soccorsi Sar, ovvero Search and rescue (Ricerca e soccorso, ndr), passati dai 19.171 del 2022 ai ben 64.764 di quest'anno. In merito, è interessante notare come, pur essendo cresciuti gli sbarchi dopo operazioni di soccorso Sar nel loro complesso, ad essere drasticamente diminuiti, stando sempre ai dati del Viminale, sono stati gli sbarchi successivi ad operazioni di soccorso condotte dalle Ong. Nel 2022 gli sbarchi a seguito di soccorsi delle Ong furono 6.224, ovvero il 15,2% del totale degli arrivi. Quest'anno, invece, gli sbarchi in Italia a seguito di soccorsi da parte delle Ong sono stati 3.777 ovvero solo il 4,24% del totale degli arrivi che, come visto tuttavia, si è ugualmente più che raddoppiato. 

Per quanto riguarda i paesi di provenienza dei migranti, il Viminale indica che il principale luogo di partenza per l'Italia è quest'anno la Tunisia, con 54.693 arrivi (61,34%). Lo scorso anno era invece la Libia che nel 2023 ha visto 30.075 soggetti partiti e giunti in Italia (33,73%). A seguire la Turchia (4.003 migranti) e l'Algeria (387 migranti). Nel 2023 sono cresciuti del 28,05% i rimpatri rispetto al 2022, più nel dettaglio finora quest'anno si sono avuti 2.561 soggetti rimpatriati rispetto ai 2.000 dello scorso anno. Variazione decisamente significativa al rialzo per quel che riguarda le richieste di asilo: nel 2022 furono 42.475, mentre quest'anno sono state ben 72.460, ovvero il 70,59% in più.

Zaia: «Tutta l'Africa in Italia non ci può stare»

Nelle scorse ore a parlare del fenomeno migratorio e dell'aumento dei flussi registrato quest'anno era stato il governatore del Veneto Luca Zaia, il quale rispondendo ad una domanda circa l'eventuale necessità di aprire un grande hub per l'accoglienza in Veneto aveva risposto: «Non mi occupo io della distribuzione dei migranti e dico anche che questa situazione è insostenibile, fra l'altro anche inquietante, tutta l'Africa in Italia non ci può stare. L'Europa è latitante e non ci dà una mano al di là delle visite di cortesia, dei sorrisi e delle strette di mano. L'Italia non può diventare la frontiera europea, - ha ribadito Zaia - ma soprattutto ricordiamo che su cento migranti che arrivano solo undici hanno lo status di rifugiato e il resto non hanno titolo per restare qui».

Punto stampa governatore Zaia / Video ufficio stampa Regione Veneto

Sul tema immigrazione non sono mancate ovviamente le polemiche anche in territorio veronese. A parlarne è stato ad esempio il segretario provinciale del Pd Verona Franco Bonfante, il quale non ha lesinato critiche alla gestione del fenomeno attuata dal governo in carica guidato da Giorgia Meloni e che, oltre a Fratelli d'Italia, vede impegnati tra gli altri esponenti della Lega e di Forza Italia: «Con la cifra record di circa 96 mila sbarchi dall’inizio dell’anno, - ha detto il segretario provinciale dem Franco Bonfante - superiori anche a quelli registrati del 2017, le politiche dell’immigrazione del nostro Paese sono arrivate al momento del "vedo". I castelli di carte della propaganda del centrodestra, che fino all’anno scorso parlava di fantomatici blocchi navali e respingimenti, facendo distinzioni capziose tra rifugiati e migranti economici, sono stati spazzati via dalle responsabilità di governo, che mettono di fronte al fatto nudo e crudo di gestire migliaia di persone (di cui molti minori non accompagnati) che fuggono da guerre, carestie, catastrofi climatiche, violazione dei diritti».

Parla di «fallimento del governo Meloni in materia di immigrazione» anche il Movimento 5 Stelle che in una nota dei parlamentari veneti sottolinea: «Con l'arrivo di oltre 1.000 immigrati ricollocati in Veneto a settimana si è definitivamente rotto l'idillio del centrodestra, che prometteva chiusura dei porti e blocco navale, sapendo benissimo che non li avrebbe mai potuti realizzare».

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