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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Bonifacio

Inseguimento a oltre 220 km/h termina contro un muro: 44enne in manette

Quando i carabinieri di San Bonifacio lo hanno soccorso ed identificato, non ha voluto fornire loro i motivi della sua fuga, rifiutandosi di essere sottoposto ai test per alcol e droga, e venendo poi trovato in possesso di cocaina e hashish

Un folle inseguimento ha avuto luogo nella notte tra domenica e lunedì nell'Est veronese, quando un automoblista, intorno alle 3.30, si è dato alla fuga dopo aver notato una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Bonifacio, in quel momento impegnata in una delle consuete attività di controllo. 

I carabinieri di San Bonifacio-24

Una corsa spericolata, ad altissima velocità, raccontano dall'Arma, che avrebbe messo a rischio la vita dello stesso guidatore e degli altri utenti della strada. Un inseguimento terminato sulla Sr11 in direzione di Vicenza, dove il conducente della Bmw ha perso il controllo del mezzo, andando a sbattere contro il muro perimetrale di una abitazione privata. Una volta soccorso ed identificato, il 44enne, residente in provincia di Verona, è stato arrestato dalle forze dell'ordine con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. 

L'auto andata a sbattere al termine dell'inseguimento-2

Durante la fuga con la sua auto avrebbe superato anche i 220 km/h, ma agli investigatori l'uomo non avrebbe fornito alcun valido motivo in grado di giustificare il suo comportamento, rifiutandosi inoltre di sottoporsi all'accertamento strumentale per la determinazione del tasso alcolemico e qualitativo non invasivo, rivolto alla verifica della guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti o psicotrope, e quindi denunciato anche per queste due violazioni. 
La perquisizione inoltre avrebbe consentito di trovarlo in possesso di 6 dosi di cocaina e di una di hashish, che hanno portato ad un'altra denuncia, quella per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, mentre la Bmw è stata sequestrata per la successiva confisca e prelevata da una ditta di soccorso stradale del posto.

Il giorno stesso, il giudice monocratico del tribunale di Verona, ha convalidato il provvedimento a suo carico.

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