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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Stazione / Piazzale XXV Aprile

Fermato dopo il furto di un cellulare, aggredisce gli agenti e crea il caos in questura: arrestato

I poliziotti lo hanno notato della zona della stazione di Verona, mentre scappava dalla ragazza cui aveva sottratto lo smartphone. Una volta fermato, si sarebbe mostrato estremamente aggressivo, prendendo anche a calci il finestrino della volante

Agli inizi di giugno era stato denunciato a Trento per violenza sessuale, meno di due settimane fa a Bologna era finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale e solo tre giorni fa era stato nuovamente denunciato, questa volta a Torino, per tentato furto aggravato.
Ed infine, nella notte tra mercoledì e giovedì, il 26enne marocchino, senza fissa dimora e disoccupato, è stato colto in flagranza di reato, in piazzale XXV Aprile, da una pattuglia della polizia di stato, nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio disposto con ordinanza del questore Massucci per contrastare il fenomeno dei reati predatori e dello spaccio nella zona della stazione ferroviaria di Verona. 

L'attenzione dei poliziotti è stata richiamata dalle richieste di aiuto da parte di una giovane donna, la quale a gran voce lamentava che le fosse stato rubato il cellulare. Una volta allertati, gli agenti hanno scorto subito la ragazza mentre rincorreva disperatamente un giovane nordafricano, vestito con una maglia azzurra, che stava scappando in direzione dei bastioni. Dopo vari, e vani, tentativi di da parte di quest’ultimo di far perdere le sue tracce, le forze dell'ordine lo hanno fermato nei pressi del Tempio Votivo: visibilmente affannato e sudato, il 26enne durante la fuga sarebbe riuscito ad indossare una t-shirt di colore diverso, che appariva però priva di segni di sudore, a dispetto delle sue condizioni. 

Gli agenti hanno dunque cercatodi appurare la dinamica dei fatti, con il giovane che non solo non si sarebbe mostrato collaborativo, ma avrebbbe anzi mantenuto fin da subito un atteggiamento fortemente aggressivo nei confronti degli operatori, che già nella prima fase del controllo sarebbero stati costretti a chiedere l’ausilio di un’altra volante. Vedendo quest'ultima, il 26enne avrebbe prima spintonato con forza i poliziotti nel tentativo di fuggire e, una volta che gli agenti sono riusciti con difficoltà a farlo accomodare nell'auto di servizio,  ha nuovamente provato a scappare cercando di distruggere il finestrino posteriore con calci violenti.

Arrivato negli uffici di Lungadige Galtarossa, avrebbe persistito nel suo un atteggiamento aggressivo, mimando nei confronti degli agenti il gesto del taglio alla gola, minacciando questi ultimi di voler dare fuoco a tutti i poliziotti e gettandosi a terra urlando, provocandosi nel frattempo delle contusioni con atti autolesionistici.

Al termine degli accertamenti di rito, il cittadino straniero è stato dunque arrestato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e furto con strappo. Provvedimento che è stato convalidato in seguito al rito direttissimo. 

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