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Dopo la pandemia Verona riallaccia i rapporti con la gemellata Pola

Il vicesindaco della città istriana Bruno Cergnul è stato accolto dal consigliere Cona. «Importante sviluppare un cooperazione nei settori scolastico, alimentare e agrituristico»

Ripristinare i contatti dopo il Covid per tracciare una strada con obiettivi basati su temi comuni, come l'interscambio scolastico ed economico e le arene presenti nelle due città. Ieri, 31 ottobre, il consigliere comunale di Verona delegato alle politiche europee Giacomo Cona ha incontrato il vicesindaco della città di Pola Bruno Cergnul. Un momento di confronto per rinsaldare i rapporti tra le due realtà, legate da un gemellaggio quarantennale sancito dai sindaci delle due città, Gabriele Sboarina e Josip Kolìc, il 6 aprile 1982.

«Pola è la prima città gemellata accolta dalla nuova amministrazione di Verona - ha esordito Cona - Siamo molto contenti di continuare a coltivare un rapporto di amicizia tra città e popoli che va avanti da ormai 40 anni. Sarà nostro obiettivo cercare di lavorare insieme su progetti concreti, per migliorare le nostre rispettive comunità e scambiarci buone pratiche, idee, proposte e suggerimenti, per migliorare quello di cui le nostre città e cittadini hanno bisogno. Molto importante sarà lavorare insieme sulla progettazione europea, sui rapporti con l’Unione Europea, e su quelli che sono i finanziamenti per città gemellate. Costruire insieme proposte e progetti concreti, partendo da quello che sono gli elementi che ci accomunano, così come intraprendere operazioni innovative per il futuro nella gestione delle nostre comunità e delle nostre rispettive società. Fondamentale sarà anche lo scambio scolastico, per raccontare ai giovani la storia che accomuna i due popoli».
Tutti temi trattati durante l’incontro. Un insieme di intenti per raggiungere obiettivi culturali ed economici a 360 gradi, coinvolgendo gli studenti così come le realtà imprenditoriali.

«Riteniamo importante cogliere l’opportunità di questo incontro - ha detto Cergnul - Vogliamo ripristinare tutto quello che abbiamo perso in questi due anni di pandemia, e siamo aperti a intavolare qualsiasi discorso. Sarà importante sviluppare un gemellaggio tra le scuole, i nostri ragazzi hanno la necessità di potersi confrontare e scambiare esperienze. Durante il Covid i ragazzi non sono potuti venire in Italia a fare le solite gite, due anni persi, perché non hanno visto l’Italia, che è parte di loro ma ai quali manca un po’ l’orgoglio di essere italiani. Un altro settore sul quale cooperare dovrà essere quello alimentare e agrituristico, perché l’Istria negli ultimi anni ha fatto passi da gigante nella produzione di olio e vino».

Al termine dell’incontro il consigliere Cona ha donato una stampa storica dell’Arena, il gagliardetto della città e il libro "Anfiteatri Verona e Pola un confronto fra due realtà storiche", ricevendo dal vicesindaco Cernul una bottiglia di vino e una di olio prodotte nel territorio istriano.

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