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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Supermercato in Corso Milano, "Si" del Consiglio comunale: Tosi favorevole, contrarie le altre minoranze

Il via libera è arrivato giovedì con 28 voti favorevoli e 6 contrari, che hanno permesso la deroga alla destinazione d'uso. Tra i lavori di cui si farà carico la società appaltatrice, ci dovranno essere anche opere pubbliche compensative

Il Consiglio comunale di Verona, che si è riunito nella serata di giovedì, ha approvato con con 28 voti favorevoli e 6 contrari la deroga alla destinazione d’uso, presentata dalla ditta Aspiag Service, per l’intervento di ristrutturazione edilizia di un’area di 9010 metri quadrati presente ai civici 82,84,86,88 di corso Milano, composta da immobili aventi attualmente destinazione commerciale e direzionale.
Da Palazzo Barbieri spiegano che si tratta degli immobili nei quali aveva sede la Conservatoria dei Registri Immobiliari e del complesso delle ex officine Garonzi, poi convertite in usi commerciali e terziari. L’intervento riguarda ora una ricomposizione volumetrica di immobili, per la realizzazione di un unico edificio commerciale, nel settore merceologico alimentare, ovvero un supermercato.
I lavori prevedono inoltre, a carico della società appaltatrice, la realizzazione di opere pubbliche compensative consistenti nella riqualificazione delle intersezioni stradali tra via San Marco, via Curiel e via Molise.

Un intervento di pubblica utilità, spiegano dall'Amministrazione, che riguarderà nello specifico la costruzione di una rotatoria tra via San Marco e via Curiel, per un costo preventivo di 797.837 euro; di una rotatoria tra via San Marco via Molise, per un costo preventivo di 466.317 euro.

«L’opera di riqualificazione riguarda un ambito urbano degradato – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala -, che presenta un patrimonio architettonico di scarsa qualità ed inadeguato sotto il profilo energetico-ambientale. La riconversione, mediante un intervento di ristrutturazione edilizia, punta ad un recupero dell’area, con la creazione di una media struttura di vendita - settore merceologico alimentare, non superiore a 2500 metri quadrati. Importanti opere compensative, a vantaggio della viabilità della zona, completano il piano degli interventi, con un investimento complessivo a carico delle società appaltatrici dei lavori pari a circa 1 milione 300 mila euro».

L’esistenza di un pubblico interesse, valevole anche per le iniziative economiche private volte al riutilizzo e alla riconversione di immobili mediante interventi di ristrutturazione edilizia, è alla base del riconoscimento della deroga alla destinazione d’uso richiesta dalla ditta Aspiag Service.

La sintesi dell'intervento 

«L’intervento – ha spiegato il capogruppo Sinistra Verona in Comune Michele Bertucco - non è stato inserito nella Variante 29 perché nell’area della Terza circoscrizione gli spazi da adibire a commerciale sono esauriti. Così l’Amministrazione utilizza operazioni urbanistiche diverse, legalmente riconosciute, ma pericolose per uno sviluppo edilizio armonico del territorio. Il risultato è la costante penalizzazione di aree della città già fortemente edificate, con grosse criticità viarie, che non saranno certo risolte con le opere compensative previste».

«L’Amministrazione comunale – ha detto il capogruppo Pd Federico Benini - ha programmato l’approvazione di tutta una serie di interventi edilizi che porteranno alla creazione di nuove attività commerciali-supermercati in aree della città già fortemente penalizzate, dal punto di vista viabilistico e urbanistica. Le opere compensative ipotizzate, nello specifico di questo intervento, non sono assolutamente risolutive per la viabilità in Corso Milano, graverete appesantita».

«Aggravare ulteriormente la viabilità di Corso Milano è pericoloso – ha sottolineato il capogruppo Gruppo misto Carla Padovani -. Inoltre, caricare la zona di un’ulteriore supermercato, significa penalizzare ancora una volta la vivibilità di questa parte della città, che presenta una straordinaria concentrazione di punti vendita».

«Questa delibera ci pone davanti ad una pianificazione urbanistica molto disarticolata – ha dichiarato il capogruppo di Traguardi Verona Tommaso Ferrari -, che utilizza strumenti urbanistici che questa Amministrazione, in campagna elettorale, ha sempre sostenuto di non voler impiegare. Ancora una volta la politica procede con l’impiego degli strumenti in deroga, per avvantaggiare i privati a discapito dei cittadini».

«Se non è proprio possibile evitare questa tipologia di intervento – ha evidenziato il consigliere di Battiti per Verona domani Roberto Simeoni – cerchiamo almeno di concretizzare il più possibile opere compensative utili a migliorare veramente la qualità della vita di questa parte della città, già fortemente compromessa sia sul piano viabilistico che per il numero di strutture di vendita presenti».

Le opposizioni

Sul piede di guerra le opposizioni per la decisione della maggioranza.
Federico Benini, capogruppo PD in Comunale, Sergio Carollo, capogruppo in Terza Circoscrizione, e Riccardo Olivieri, segretario in Terza Circoscrizione, hanno puntualizzato con una nota: «La maggioranza in consiglio comunale ha votato per realizzare un Despar fino a 2.500 mq in Corso Milano all’altezza della rotonda di via Gobetti. Anche i tosiani si sono schierati a favore del progetto. Si tratta del quinto supermercato sul solo Corso Milano e del settimo nel solo quartiere di Borgo Milano, dove dalla prossima settimana diverranno 8 con il nuovo Migross di via Curiel. Sul progetto la terza Circoscrizione aveva già espresso parere contrario a causa dell’ ulteriore concentrazione di traffico che graverà sul quartiere a causa del nuovo supermercato. Ancora più ridicole sono le opere di compensazione che verranno date al quartiere. Nessuna area verde e tolta la sistemazione dell’incrocio tra via Curiel e via San Marco (che come Pd abbiamo sempre chiesto con emendamenti che venisse finanziata e realizzata con fondi propri) è prevista l’inutile rotonda tra via San Marco e via Molise quando a questo punto si poteva chiedere la più importante rotonda tra Viale Manzoni e Corso Milano per ridurre il traffico in viale Manzoni e sistemare definitivamente i problemi di viabilità tra via Zantedeschi e via Campania. Ricordiamo che Borgo Milano ha superato per legge il numero di supermercati realizzabili e il comune per approvarli ha pensato di andare in deroga al progetto con lo Sblocca Italia».

Ha incalzato poi Bertucco con un'altra nota: «La verità, molto semplice, è che nel territorio della terza Circoscrizione il Sindaco non può più autorizzare nulla, dal momento che con la Variante 29 la sua amministrazione ha già esaurito anche gli ultimi metri quadrati di superfici commerciali previste dal Pat, Piano di assetto del territorio. Come da estratto della Relazione programmatica in allegato, nell’ATO 3 erano disponibili gli ultimi 3.669 metri quadri che sono stati consumati con le previsioni della Variante 29. Di qui il ricorso allo Sblocca Italia, che va in deroga alla programmazione ordinaria. Quindi lo Sblocca Italia non ha permesso di ottenere le rotonde, ma i supermercati. Senza derogare al Pat non sarebbe stato possibile autorizzare i supermercati».

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