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Emergenze sociali, attivato a Verona il pronto intervento per garantire sostegno h24 ai soggetti fragili

«È una nuova sperimentazione che facciamo nell’ambito dei 36 comuni della Provincia», ha spiegato l’assessora ai servizi sociali e politiche abitative Luisa Ceni

«Le emergenze si superano con interventi efficaci e immediati. Vale per tutte le situazioni di crisi, comprese quelle sociali, che devono trovare risposte in ogni momento, h24». Così il Comune di Verona in una nota, nella quale viene spiegato che attraverso i Servizi sociali, le forze dell'ordine e gli enti del territorio viene dato avvio al Pronto Intervento Sociale (PIS). Si tratta di «un servizio sperimentale per dare sostegno immediato e tempestivo ad emergenze e urgenze di carattere sociale che di fatto prevede una pronta risposta telefonica continuativa alle forze dell'ordine in orario di chiusura dei servizi pubblici, 365 giorni l'anno».

Il servizio, spiega la nota del Comune, è «finanziato da un fondo europeo e che rientra nei L.E.P.S. (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali)» e costituisce, dunque, «una prima lettura del bisogno, per intervenire rapidamente in caso di valutata emergenza sociale, a tutela delle persone coinvolte, individuando e attivando un primo intervento più opportuno e veloce tramite gli enti a cui è stato affidato il servizio». Questo permetterà di «non dover procrastinare il riscontro al giorno successivo quando i servizi sono attivi». Il servizio PIS è attivabile «esclusivamente dalle forze dell’ordine dell’ambito territoriale Scoaile ATS VEN_20, che comprende 36 Comuni del territorio con capofila Verona». 

All’incontro in municipio per spiegare il servizio sono intervenuti questa mattina l’assessora ai Servizi sociali e Politiche abitative Luisa Ceni, Commissario Polizia locale Claudio Marai, l’Ispettore Superiore Polizia Ferroviaria Giorgio Carraro, il Comandandante della Compagnia Carabinieri di Verona Alessandro Papuli, il Dirigente la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Verona Giuseppe Annicchiarico, la dirigente Programmazione Socio-Sanitaria Territoriale e Servizi Sociali Chiara Bortolomasi, la Specialista Coordinamento Servizi Accoglienza del Comune Valentina Maraia e i rappresentanti degli enti coinvolti.

«È una nuova sperimentazione che facciamo nell’ambito dei 36 comuni della Provincia – ha detto l’assessora ai Servizi sociali e Politiche abitative Luisa Ceni - un’attenzione rivolta alle persone che andremo ad accogliere e delle quali ci prendiamo cura. Ci auguriamo che questa iniziativa sia un buon inizio per intraprendere altre collaborazioni in futuro».

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