rotate-mobile
Attualità San Zeno / Piazza San Zeno

Nella basilica di San Zeno la polizia di Stato ha festeggiato il suo patrono San Michele Arcangelo

Il questore Massucci: «San Michele insegna il rispetto degli altri, anche di coloro che commettono i peggiori errori, sottomettendo il demonio senza ucciderlo come a voler dare lui un’altra possibilità»

Si è tenuta venerdì mattina, presso la Basilica di San Zeno, la cerimonia in onore di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato. La funzione è stata celebrata daal vescovo di Verona Domenico Pompili, alla presenza del questore della provincia di Verona, delle massime autorità civili e militari, del personale della polizia di Stato e dei familiari degli agenti caduti.

Alla cerimonia hanno inoltre prestato la loro voce anche una rappresentanza di studenti dell’educandato statale "Agli Angeli", accompagnati da alcuni allievi agenti della scuola di Peschiera del Garda e dalle note suonate alla chitarra dal dirigente del Compartimento di polizia ferroviaria per Verona e il Trentino Alto Adige, Eugenio Vomiero, nonché al violino dal funzionario addetto alla Divisione di gabinetto Elena Zanette.

Santa messa nella basilica di San Zeno per il patrono della polizia di Stato San Michele Arcangelo - 2023 i : foto ufficio stampa questura di Verona

«Difensore del popolo di Dio, vincitore nella lotta del bene contro il male», San Michele Arcangelo fu proclamato patrono e protettore della polizia, da Papa Pio XII, il 29 settembre 1949, per la «naturale assonanza con la missione assolta quotidianamente, con professionalità ed impegno, da ogni singolo operatore». Durante la cerimonia, il questore ha voluto sottolineare come quella di oggi costituisca un’importante opportunità di contatto non solo con tutti coloro che fanno parte della grande famiglia della polizia di Stato ed i loro familiari, ma anche con la comunità, in primis con i giovani, che erano presenti in moltissimi con una rappresentanza dell’Educandato Statale "Agli Angeli" e delle Scuole "Alle Stimate".

Proprio rivolgendosi ai ragazzi, infatti, il questore Roberto Massucci ha voluto sottolineare come «San Michele insegni il rispetto degli altri, anche di coloro che commettono i peggiori errori, sottomettendo il demonio senza ucciderlo come a voler dare lui un’altra possibilità. È per questo motivo che l’azione della questura - soprattutto nel rapporto con i giovani - resterà improntata ai valori e alla forza della gentilezza».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nella basilica di San Zeno la polizia di Stato ha festeggiato il suo patrono San Michele Arcangelo

VeronaSera è in caricamento