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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Monopattini elettrici in città: arriva il decalogo del Comune di Verona

Si tratta di un accordo fatto con le stesse aziende che noleggiano i mezzi, dove sono stati stipulati dieci i impegni fondamentali che dovranno essere rispettati

Giro di vite per chi usa il monopattino senza rispetto del regolamento e del codice della strada, cosi come per i maleducati che lo parcheggiano ovunque, senza rispettare le norme e noncuranti del decoro urbano e dei disagi per i cittadini.
Oggi, 31 ottobre, l’assessore alla Mobilità e Traffico Luca Zanotto ha concordato con le ditte di noleggio i dieci impegni fondamentali che dovranno essere rispettati.

  1. Documento di identità per identificare l’utente;
  2. Invio della foto del parcheggio;
  3. Numero di emergenza su ogni mezzo per segnalare situazioni di rischio, intralcio o altro;
  4. Assistenza per rimozione dei monopattini parcheggiati male;
  5. Volantino informativo; 
  6. Organizzazione di eventi a carattere divulgativo;
  7. Organizzazione di stand dedicati per fornire spiegazioni;
  8. Dotazione da parte dei gestori di copertura assicurativa;
  9. Individuazione di aree riservate esclusivamente al noleggio/parcheggio dei monopattini;
  10. Test di verifica da parte della Polizia municipale sui limiti di velocità consentiti dai dispositivi elettrici.

Non un regolamento, ma una decina di punti che vedono Comune e aziende che effettuano lo sharing collaborare per migliorare il servizio a vantaggio di tutti.

Le novità riguardano soprattutto l’identificazione di chi sale sul monopattino, che dovrà essere legata ad un documento di identità, e alla conseguente possibilità per la ditta si avvalersi sull’utente in caso di infrazione.

Quindi la predisposizione di aree specifiche nelle principali piazze cittadine e nei luoghi di maggiore interesse riservate all’esclusivo parcheggio dei monopattini. In piazza Bra, piazza Erbe, delle Poste, in piazzale della Stazione, ma anche all’Università o in zona Tribunale, saranno creati dei mini hub, delle zone in cui lasciare ma anche noleggiare il dispositivo, in aggiunta agli stalli per bici e ciclomotori già a disposizione. Al di fuori di queste aree sarà vietato parcheggiare il monopattino, salvo essere rimosso dalla Polizia municipale.

Le aziende hanno tempo fino al 20 novembre per aggiornare il proprio software in modo che il noleggio avvenga solo dopo la registrazione del documento di identità, responsabilizzandone all’uso l’utilizzatore. Al momento del rilascio, invece, l’app si bloccherà solo dopo aver ricevuto una foto che certifica dove e come è stato parcheggiato il mezzo.
Ciascuna azienda dovrà fornire un numero di emergenza che i cittadini potranno chiamare in caso di monopattini parcheggiati in modo selvaggio o per altre emergenze. Rientra nell’accordo anche la realizzazione di una campagna informativa a carico dei gestori sul corretto utilizzo dei dispositivi, con incontri da programmare anche nelle scuole superiore e all’Università. La Polizia municipale intensificherà i controlli con test di verifica sulla velocità consentita sui dispositivi che, come da regolamento, non può superare i 20 km orari.

A fare il punto sul fenomeno ‘monopattini’ è stato l’assessore Zanotto insieme al comandante della Polizia municipale Luigi Altamura e al dirigente del Traffico Michele Fasoli.

«Oggi il problema è la maleducazione di alcuni comportamenti, irrispettosi delle norme ma anche rischiosi per la sicurezza pubblica – afferma Zanotto -. Ordinanza e decalogo per gli utenti sono stati emanati e diffusi subito, con l’avvio della sperimentazione. Il monopattino elettrico non è un giocattolo, bensì un dispositivo normato da specifico regolamento. Si può usare solo in determinate zone, lo può guidare chi ha già 14 anni ed è in possesso della patente AM, non in coppia e con oggetti a bordo. Non è difficile, bastano rispetto, educazione e buon senso. Al termine del primo mese di sperimentazione, si è visto che anche i gestori devono comportarsi correttamente. Il decalogo di oggi va proprio in questa direzione, consentire ai gestori di svolgere al meglio il proprio servizio. Siamo una delle prime città in Italia ad aver regolamentato questo fenomeno – ricorda Zanotto-. Crediamo che sia un mezzo di trasporto alternativo che, se utilizzato propriamente, può diventare una risorsa per la città, un nuovo alleato contro traffico e inquinamento».

«In città ci sono quasi 900 monopattini per 5 gestori ufficiali – ha detto Altamura -. In due giorni abbiamo sequestrato circa 60 monopattini, senza contare le sanzioni elevate per l’uso scorretto, guidato da tredicenni o in zone vietate come Borgo Trento o la corsia riservata al trasporto pubblico. L’altra sera due coniugi sono stati fermati mentre si ‘selfavano’ percorrendo corso Porta Nuova tutti e due sullo stesso monopattino. Con questo decalogo Verona fa un importante salto di qualità, tanto che la nostra città è presa come riferimento dal Governo per la corretta gestione del fenomeno».

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