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​Il Comune di Verona aumenta del 50% rispetto allo scorso anno il numero dei pasti gratuiti per i grest estivi

Sale a quota 15 mila il numero dei pasti garantiti, ampliando così la platea dei beneficiari. La Paglia: «Ci sono state tante richieste, vedremo per l’anno prossimo come aumentare l’offerta in modo da coprire ulteriori bisogni»

A Verona si aggiungono cinque nuovi centri estivi all’offerta degli anni scorsi, per «circa 727 nuovi bambini a settimana (rispetto ai 500 confermati)» che potranno così fermarsi più a lungo al grest, grazie all’opportunità offerta dal Comune, con «conseguente sollievo per le famiglie». È quanto è stato annunciato nella giornata di lunedì 26 giugno da Palazzo Barbieri, attraverso una nota nella quale viene poi spiegato che l’avviso pubblicato nelle settimane scorse dal Comune per la fornitura gratuita di pasti da distribuire agli utenti dei grest «ha riscosso molto successo». Sarebbero infatti «tante» le richieste di parrocchie, associazioni sportive, sociali e culturali che hanno presentato domanda, cogliendo così l’opportunità messa a disposizione dall’amministrazione e, precisano da Palazzo Barbieri, «per la prima volta veicolata in modo trasparente attraverso un bando pubblico».

I numeri

Stando a quanto riferito dal Comune di Verona, sono «9 le realtà cittadine in possesso dei requisiti previsti dal bando a cui da qui alla fine dell’ estate verranno distribuiti i 15 mila pasto gratuiti con merenda forniti dal servizio di ristorazione scolastica di Agec». Si tratta, spiegano da Palazzo Barbieri, di «un numero mai così alto negli ultimi anni, uno sforzo che l’amministrazione ha inteso effettuare per dare da un lato il massimo supporto alle famiglie che devono gestire figli e lavoro durante l’estate e dall’altro ai grest gli strumenti per concretizzare tali aiuti». Se per gli anni passati, fatta eccezione per il 2020, i pasti gratuiti garantiti dall’amministrazione erano «circa 10 mila», quest’anno ne sono stati messi a disposizione «ulteriori 5 mila, il 50 per cento in più rispetto al 2022».

Il nuovo metodo: «Un'opportunità che premia chi offre alle famiglie un servizio essenziale ad un prezzo agevolato»

L’altra novità del 2023 che viene sottolineata nella nota del Comune di Verona riguarda il fattore metodologico: «Perché per la prima volta per assegnare i pasti gratuiti si è scelta la via della trasparenza e dell’equità, - evidenziano da Palazzo Barbieri - veicolando l’opportunità di usufruire del servizio attraverso un avviso pubblico ampiamente diffuso e, una volta raccolte le richieste, distribuendo i pasti disponibili nel modo più equo possibile. Con il risultato che è stato possibile soddisfare le istanze nella percentuale di circa il 60 per cento rispetto al fabbisogno dichiarato da ciascuna organizzazione. È così che - prosegue la nota del Comune di Verona - associazioni hanno presentato istanza per la prima volta, è il caso del Circolo Noi San Gaetano La Rizza, della Parrocchia di San Domenico Savio e di quella della Sacra famiglia, del Circolo Noi La Sorgente e della Parrocchia di Parona, che beneficiano quindi del servizio pasto insieme alla Parrocchia di Quinto, al Centro Sportivo Italiano e alle Parrocchie Gesù Divino Lavoratore e Santa Lucia Extra».

Come da bando, il Comune evidenzia che sono state privilegiate le realtà formate da volontari e giovani, quelle con maggior numero di iscritti e che accolgono minori disabili. Requisito fondamentale per accedere al bonus era che l’iscrizione al grest «non superi i 65 euro a settimana, in linea con l’attuale tariffa massima dei Cer organizzati dal Comune». Quanto all’assegnazione dei pasti, da Palazzo Barbieri fanno sapere che «avviene in misura proporzionale al numero richiesto, tenendo conto del numero degli iscritti e della durata del servizio, secondo modalità eque e trasparenti». Dal Comune, infine, sottolineano che «è stata inoltre trovata una modalità di monitoraggio che permette di non sprecare nessun pasto e di redistribuirli dove richiesti». Per il fabbisogno residuo, inoltre, «resta valida per gli organizzatori, la possibilità di rivolgersi direttamente ad Agec per il prosieguo della fornitura alle stesse condizioni riservate al Comune di Verona».

In merito è intervenuta l’assessora alle politiche educative Elisa La Paglia, la quale ha dichiarato: «È il primo anno che il servizio viene effettuato secondo questa modalità. Ci sono state tante richieste, vedremo per l’anno prossimo come aumentare l’offerta in modo da coprire ulteriori bisogni. Quest’anno - ha ribadito l'assessora La Paglia - i pasti gratuiti sono stati aumentati di 5 mila unità, il 50 per cento in più rispetto all’anno scorso, un'opportunità che premia chi offre alle famiglie un servizio essenziale ad un prezzo agevolato e che permette una maggiore conciliazione dei tempi famiglia e lavoro durante l’estate. C’è un monitoraggio costante dei pasti giornalmente richiesti, ciò permette di non sprecarne nemmeno uno ed eventualmente di assegnarlo ad altri centri estivi», ha concluso l’assessora alle politiche educative.

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