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Attualità Centro storico / Piazza Bra

Il contributo degli studenti, le parole del sindaco e del prefetto: Verona celebra la Festa della Repubblica

Le celebrazioni hanno preso il via alle 10 del mattino in piazza Brà con l'Alzabandiera, cui ha fatto seguito il messaggio del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella

Nella giornata di venerdì 2 giugno in tutta Italia si sono svolti i festeggiamenti per la 77a Festa della Repubblica. A Verona le celebrazioni si sono aperte alle 10 in piazza Bra, davanti al monumento di Vittorio Emanuele, con l’ingresso dei Labari, delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, del Gonfalone della Città di Verona, seguito dal Gonfalone della Provincia di Verona.
Dopo l'Alzabandiera è stata data lettura del messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella, a cui sono seguiti i saluti del sindaco Damiano Tommasi e del prefetto Donato Cafagna. Presenti, oltre alle diverse rappresentanze delle istituzioni civili e militari, il vice presidente della Provincia Luca Trentini e il Comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto (COMFOTER di Supporto) Generale di Corpo d’Armata Massimo Scala.

La cerimonia è stata resa ancora più suggestiva dalla partecipazione di alcuni studenti. Quelli dell’Istituto Comprensivo Stadio di Verona, dell’Istituto Comprensivo di Montecchia e Roncà, dell’Istituto professionale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Berti, e i rappresentanti della Consulta degli studenti infatti hanno letto loro brevi riflessioni su alcuni articoli della nostra Costituzione, intervallati dai brani eseguiti da parte dell’ensemble di sassofoni del Liceo Musicale Carlo Montanari, diretto dalla professoressa Laura Ruscelli. Sono stati eseguiti: Amarcord - io mi ricordo in dialetto romagnolo - la colonna sonora di Nino Rota per il film capolavoro di Federico Fellini dedicato alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite così duramente dalla recente alluvione; Libertango, l’inno alla vita e alla libertà del compositore sudamericano Oscar Piazzolla; La vita è bella, la colonna sonora del premio oscar Nicola Piovani.
Al termine sono stati consegnati gli opuscoli contenenti i principi fondamentali della Carta Costituzionale agli studenti e alle ragazze ed ai ragazzi dell’Associazione la Grande Sfida Onlus, associazione non lucrativa che promuove l’inclusione di ciascuna persona con fragilità umane e sociali nelle comunità.

Le celebrazioni si concluderanno nel tardo pomeriggio, alle 17.30 in piazza Bra, con la cerimonia dell’Ammainabandiera alla presenza dell’assessore alla Memoria storica Jacopo Buffolo, seguita da un concerto rivolto alla cittadinanza, della Banda del Comando Artiglieria Controaerei dell’Esercito nel pronao di Palazzo Barbieri o, in caso di mal tempo, in Gran Guardia.

Venerdì sera invece, nel Palazzo Scaligero, sono state consegnate 47 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana ad altrettanti cittadini veronesi particolarmente distintisi nel campo lavorativo e sociale, ed è stato premiato il Vice Istruttore della Polizia Locale di Valeggio sul Mincio Giampiero Amara con un attestato di Pubblica Benemerenza al Merito Civile. 

Scarica l'elenco delle 43 onoreficenze

Festa della Repubblica a Verona

Le parole del sindaco Tommasi

«Buona Festa della Repubblica a tutti e a tutte. Sono particolarmente emozionato nel portare la fascia tricolore sulle spalle e vedere la piazza unita, con la presenza delle tante istituzioni, associazioni, cittadine e cittadini della nostra comunità, qui a festeggiare oggi una data che ci deve rimbombare nella testa tutti i giorni. - ha esordito il sindaco Damiano Tommasi -. In quel giorno di 77 anni fa, l’89% degli aventi diritto al voto, un numero impressionante, hanno partecipato a questa scelta, permettendo alla nostra comunità di godere di una modalità dello stare insieme che è di tutti. La Repubblica che è stata scelta è quella della partecipazione, delle donne prima di tutto, ma di tutti i cittadini, per costruire comunità, una città, una Regione o una Provincia.
Un’istituzione non cammina sulle gambe di una persona o di due o di dieci. Cammina sulla volontà di tutti e di tutte di prendersi le responsabilità, di riconoscere i propri doveri e, soprattutto, di difendere i diritti di chi probabilmente, solo grazie a questo sistema, e a questa costruzione della nostra comunità, può sentirsi nel suo Paese, nella sua città, nella sua terra.
Sono onorato di avere, alla presenza di tutte le autorità civili, militari e religiose, il ruolo di portare il saluto dei nostri cittadini che, al di là della medaglia al merito, hanno sempre avuto la predisposizione a tendere la mano, ad esserci e a farlo per tutti. Il nostro sforzo deve essere sempre costante per essere tutti partecipi di questa responsabilità.
Il 2 giugno dobbiamo ricordare la nostra Repubblica, che si è scelta e si deve continuare a scegliere. L’affluenza al voto di quel giorno ci fa oggi sicuramente riflettere su qual è invece la partecipazione attiva al voto, alla vita politica, alle scelte istituzionali, alla difesa delle istituzioni, al ruolo stesso delle istituzioni e a quali siano i messaggi che dobbiamo dare.
Vedo tanti colleghi e colleghe sindaci che, nelle piccole comunità così come nelle grandi città, portano sulle proprie spalle questa responsabilità, di ricordarci che siamo, come ha detto il Presidente della Repubblica "una rete" e, prima di tutto, una rete di protezione, perché credo che l’Italia nei fatti e nelle parole lo sia. Dobbiamo esserlo sempre anche nella sostanza, ricordandoci reciprocamente che facciamo parte e siamo figli di quella scelta fatta 77 anni fa. Da allora ci ha impegnato, ci impegna e impegnerà anche i nostri figli a scegliere continuamente quali dovranno essere le modalità per stare insieme, e soprattutto quali ci renderanno orgogliosi di essere cittadini di questo Paese».

Il saluto del prefetto di Verona per il 2 giugno

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