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Extra lirica in arena, il cambio gestione slitta: prove di conciliazione tra Comune e Fondazione Arena

Il diritto di recesso di palazzo Barbieri non ha acquisito efficacia, dopo l'approvazione da parte della Giunta della delibera che ha accolto l'istanza al fine di garantire la continuità operativa della società

Il 6 marzo non ha acquisito efficacia il diritto di recesso parziale esercitato dal Comune di Verona, con la deliberazione della Giunta comunale 866 del 6 settembre, dal contratto di concessione in uso gratuito dell’Anfiteatro Arena a Fondazione Arena di Verona, limitatamente alla possibilità di svolgere eventi extra lirica.
La Giunta, con approvazione della delibera, ha accolto l’istanza presentata lunedì da Fondazione Arena e Arena di Verona srl, al fine di garantire la continuità operativa della società e in attesa di definire in via conciliativa le controversie giudiziarie in essere le cui interlocuzioni sono in fase avanzata.
La strada percorsa finora per la risoluzione delle controversie tra il Comune di Verona, Fondazione Arena di Verona e Arena di Verona srl è stata quella conciliativa, sottolineano da palazzo Barbieri.
Nell’ipotesi in cui entro il 31 marzo non si giunga alla definizione di un accordo, riprenderà a decorrere il termine di preavviso previsto dal contratto di concessione in uso gratuito dell’Anfiteatro.

Diritto di recesso e questione giudiziaria

Il diritto di recesso parziale è previsto dal contratto in uso gratuito dell’Anfiteatro Arena di Verona sottoscritto il 16 giugno 2022, spiegano dal Comune di Verona. 
Il 6 marzo 2023 l’Assemblea di Arena di Verona srl, riunitasi con il voto favorevole del socio unico di Fondazione Arena rappresentato dal Sovrintendente, ha deliberato una nuova composizione del CdA. della Società.
Con atto di citazione notificato il 1° giugno, il Presidente di Fondazione Arena, sul presupposto di essere stato falsamente rappresentato nell’ambito dell’Assemblea del 6 marzo, ha impugnato l’atto sostenendo l’illegittimità della nomina del CdA di Arena di Verona srl.
La deliberazione della Giunta comunale 866 del 6 settembre ha disposto di recedere dalla possibilità concessa a Fondazione Arena di organizzare eventi extra lirica, anche con sub concessione ad Arena di Verona srl, esercitando una facoltà espressamente prevista dall'accordo stipulato nel 2013 tra il Ministero per i beni e le attività culturali, Fondazione Arena di Verona e il Comune per l’uso degli spazi, e dal contratto di concessione dell'Anfiteatro sottoscritto nel 2022 fra il Comune di Verona e la stessa Fondazione.
La decisione, proseguono da palazzo Barbieri, rispondeva all’obiettivo di conciliare la gestione dell’anfiteatro nelle stagioni 2024 e 2025 con i lavori di adeguamento in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 e, in parallelo, gli interventi di conservazione e valorizzazione dell’Art Bonus da ultimare entro il 2025.
Il 20 ottobre Arena di Verona srl ha impugnato la deliberazione, chiedendone l’annullamento, ma il processo resta pendente.

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