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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Decoro e sicurezza pubblica, richiesta recinzione del condominio Palladio

E il consiglio della terza circoscrizione ha espresso all'unanimità orientamento favorevole alla chiusura della strada interna. Il presidente Olivieri: «Viene usata solo dagli automobilisti per bypassare i semafori di Via Albere e Via Palladio»

In risposta ad una richiesta dell'amministratore del condominio Palladio, situato a Verona tra Via Albere e Via Palladio, il consiglio della terza circoscrizione ha espresso all'unanimità orientamento favorevole alla chiusura della strada interna, rinunciando contestualmente alla relativa servitù di passaggio, ritenuta non più attuale o in linea con l’interesse pubblico. La stradina in questione è di natura privata perché appartenente al condominio, ma era ad uso pubblico in virtù di una convenzione con il Comune di Verona risalente al 1977.
La circoscrizione ha trasmesso alla giunta comunale tutto l'incartamento per i necessari approfondimenti legali ed urbanistici, nell'attesa di una formale delibera dell'assemblea del condominio Palladio. Ed è stata anche trasmessa la richiesta del condominio di poter recintare tutto il perimetro dello stabile per tutelare il decoro e la sicurezza pubblica.

«Si tratta di una situazione piuttosto delicata - ha commentato il presidente della terza circoscrizione Riccardo Olivieri - Tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta il condominio Palladio è stato pensato e realizzato come un'entità vasta e aperta, in osmosi con il quartiere e la città. Tutt’ora ci vivono più di 300 famiglie e ci sono circa 500 unità immobiliari tra appartamenti e uffici, praticamente un quartiere nel quartiere. L’idea originaria di mantenere l’accesso pubblico del vastissimo porticato condominiale e di questa stradina interna si è scontrata nel corso dei decenni successivi con la realtà che ha visto diventare questi spazi ricettacolo di episodi di prostituzione, bivacco notturno nelle aree verdi condominiali, auto abbandonate nel cortile interno, scarico abusivo di immondizia come denunciato dagli stessi condomini, una specie di zona franca rispetto alla quale ora si chiede di prendere una decisione piuttosto drastica di chiudere gli accessi pubblici. Per la strada interna, non c’è alcun dubbio da parte della circoscrizione: attualmente questa viabilità viene usata soltanto da alcuni automobilisti per bypassare i semafori di Via Albere e Via Palladio. Per quanto riguarda invece la recinzione dell’intera area, ad una prima analisi, è un'ipotesi percorribile solo con una revisione o il totale scioglimento della convenzione del 1977. Nel primo caso il progetto dovrà essere presentato all'amministrazione dai condomini per un'ulteriore valutazione. Nel secondo caso, ossia dopo lo scioglimento per mutuo consenso della convenzione, sarà sufficiente una delibera assembleare del condominio per avviare l'iter necessario per tale intervento edilizio. Non si tratterebbe di una rinuncia o di una sconfitta del pubblico ma di adeguare l’idea originaria ai mezzi attuali a disposizione della comunità che comprende sia l'amministrazione pubblica che i condomini. Tutti dobbiamo lavorare nella direzione di garantire sicurezza e decoro in ogni quartiere dalla città. Il passaggio richiede dunque un cambio di mentalità: dall’idea del Comune che dispone dall’alto alla collaborazione con i cittadini le cui richieste vanno valutate attentamente».

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