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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Piazza Bra

Giorno della Memoria, tutte le iniziative a Verona: «Per la prima volta anche dei workshop rivolti ai giovani»

Dal 22 gennaio il "Carro della Memoria’" torna in piazza Bra. In occasione della ricorrenza della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, il 27 gennaio 1945, il Comune di Verona ha promosso la costruzione di «un calendario condiviso per la memoria civile di quegli avvenimenti»

«Spingere a riflettere sull’oggi a partire dalle vicende del passato che hanno toccato anche la nostra città e tramandarne così la memoria ai più giovani». È questo uno degli obiettivi principali dell’ampio e articolato programma proposto dal Comune di Verona in occasione del Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale che il 27 gennaio di ogni anno ricorda, nella data di liberazione del campo di Auschwitz nel 1945, tutte le vittime della Shoah.

Per la prima volta sarà proposta a ragazzi e a ragazze degli istituti superiori, oltre all’incontro in Gran Guardia con l’audizione delle principali istituzioni cittadine, una serie diversificata di workshop e visite finalizzati ad accrescere il coinvolgimento, la partecipazione e il pensiero critico dei giovani sui drammatici fatti storici che hanno determinato una delle pagine più buie dell’umanità nel corso del ‘900. Mostre, incontri, testimonianze, visite guidate, presentazioni, daranno l’opportunità di apprendere in modo più attivo gli eventi, per rafforzarne la "Memoria" nelle nuove generazioni.

Coinvolti in maniera corale, con una nuova modalità di lavoro avviata per la prima volta lo scorso anno dall’amministrazione, istituti scolastici, Università di Verona, Archivio di Stato e tutte le istituzioni e associazioni che fanno parte del Comitato Unitario per la Difesa delle Istituzioni, tra cui i Figli della Shoah, la Comunità ebraica, l’Aned e l’Anpi di Verona e l’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea.

Ass. Buffolo: «Impariamo l’impegno a non essere mai indifferenti davanti alle violenze»

«Ogni anno il Giorno della Memoria - ha dichiarato l’assessore alla memoria storica Jacopo Buffolo - si presenta per chiamarci in causa e ricordarci come sia stato semplice calpestare la dignità umana, come le guerre portino  anche alla persecuzione delle minoranze tramite una violenza sistematica e il massacro di interi popoli, come è stato nella Seconda Guerra Mondiale per quello ebraico. Per questo è fondamentale ricordare e ricordarci cos'ha spinto chi è venuto prima di noi ad agire e impegnarsi in contrasto a quella furia genocida realizzata dal nazifascismo, per reagire rispetto agli stermini che oggi si stanno compiendo nel mondo. L’insegnamento che dobbiamo trarre da ogni 27 gennaio, quel "mai più" di cui è monito, è l’impegno a non essere mai indifferenti davanti alle violenze sistemiche e alle violazioni dei diritti umani che vediamo purtroppo ancora oggi nel mondo».

Lo stesso assessore Jacopo Buffolo ha quindi aggiunto: «È proprio a partire dalla memoria della Seconda Guerra mondiale che è stata scritta la Dichiarazione universale dei diritti umani e dopo 75 anni siamo ancora terribilmente lontani anche da una sua totale applicazione, per questo abbiamo bisogno di iniziative che vadano oltre la semplice commemorazione. Per questo per il prossimo Giorno della Memoria abbiamo voluto costruire un percorso di più ampio respiro possibile, coinvolgendo partner istituzionali e associazioni nella stesura di un programma approfondito. Così abbiamo lavorato anche a costruire numerosi laboratori che favoriscano la partecipazione e il coinvolgimento attivo delle studentesse e degli studenti che saranno presenti in Gran Guardia. Per dare valore e dignità a questa ricorrenza e al calendario civile nella sua interezza, perché possa offrire occasioni di crescita e formazione, solo nel suo valore didattico allora può conservare il suo significato».

Ad intervenire è stata quindi l’assessora alle biblioteche e alle politiche educative Elisa La Paglia: «La Biblioteca Civica partecipa attivamente alle celebrazioni del Giorno della Memoria con l’allestimento della mostra "Tracce e memorie del Ghetto", proposta assieme all’Archivio Comunale, e curata da Valeria Rainoldi, che ha consentito di valorizzare il nostro patrimonio, in particolare le splendide fotografie degli anni ‘20, ultima testimonianza prima delle demolizioni di un isolato molto vicino alla sede della Civica. Un percorso urbano molto interessante, che sarà focalizzato anche con la presentazione del libro di Valeria Rainoldi del 16 gennaio».

Giorno della Memoria: il programma

Le iniziative prenderanno avvio a partire dalle 9, con la deposizione in piazza Bra delle corone di alloro al Monumento ai Deportati. Le celebrazioni proseguiranno in Gran Guardia, dalle 9.15, con gli interventi di saluto del sindaco Damiano Tommasi e del Prefetto Demetrio Martino. Seguirà la consegna, da parte del Prefetto, delle medaglie d’onore a cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti.

Il programma proseguirà con l’intervento dell’Oratore Ufficiale il presidente nazionale dell'Aned Dario Venegoni. Alle 14.30 la deposizione di una corona di alloro al Cimitero Ebraico di via Badile. E, alle 15.15, al Sacrario del Cimitero Monumentale.

Venerdì 26 gennaio i workshop per i ragazzi e le ragazze degli istituti superiori

A partire dalle ore 11 in programma:

  • Alla Gran Guardia, nella sala Convegni, la lezione-reading ‘Per non dimenticare’ sul tema delle deportazioni in generale e dal veronese, promosso dall’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea a cura di Nadia Olivieri, Agata La Terza e Luisa Filippini.
  • Alla Gran Guardia nella Bouvette, visite guidate alla mostra dei disegni di Aura Pasa dal Lager di Bolzano, realizzata dall’Associazione Nazionale Ex Deportati.
  • In piazza Bra, le visite guidate al ‘Vagone della Memoria’, da parte del Comitato Unitario. Il vagone ferroviario utilizzato dal 1943 al 1945 per le deportazioni nei campi di sterminio sarà esposto e visitabile da tutta la cittadinanza dal 22 al 29 gennaio.
  • In piazza Bra/Tendone, le visite guidate alla mostra "Destinazione Auschwitz", allestita dall’Associazione ‘Figli della Shoah’ dal 22 al 28 gennaio.
  • Alla Biblioteca Civica e al ghetto ebraico, le visite guidate alla mostra ‘Tracce e memoria del Ghetto’, realizzata dal Comune di Verona – area Cultura sulle vicende architettoniche e urbane dell'antico ghetto veronese.  
  • Inaugurazione dell’esposizione venerdì 12 gennaio, alle 17, nella sala Protomoteca della Biblioteca Civica e sarà visitabile fino al 3 febbraio.
  • La mostra è stata realizzata con la collaborazione della dott.ssa Valeria Rainoldi, che presenterà il suo libro ‘Il ghetto di Verona e la sua sinagoga’ martedì 16 gennaio alle 17 in sala Farinati.
  • Inoltre, nella Biblioteca Ragazzi, è presente una parte dell’esposizione storico-documentaria ‘Ebrei e città. Le vicende urbanistiche del ghetto di Verona’, realizzata nel 2018 dall’Istituto veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea.
  • Alla Società Letteraria, la visione del documentario ‘Bianca e Luci, due ragazze ebree scampate all'inferno’, di Dario Dalla Mura e Elena Peloso, promosso dall’Associazione Memoria e Immagine.
  • Il documentario racconta, attraverso le voci delle protagoniste, due storie di salvezza, durante la seconda guerra mondiale. Bianca è una ragazzina ebrea croata di 9 anni, che si rifugia con la famiglia in Italia, dopo la conquista nazifascista di Slovenia e Croazia nel 1941. 
  • Lucia è invece una ragazza ebrea italiana di 15 anni che vive con la famiglia a Milano, studia al liceo e al conservatorio. Nel 1940 l'Italia entra in guerra al fianco della Germania. La vita è difficile, la casa bombardata e Lucia con la famiglia va a Desenzano del Garda come sfollata. 
  • Dopo l’8 settembre 1943 la situazione per gli ebrei precipita anche in Italia. Per le due ragazze e per le loro famiglie ci sarà però una possibilità di salvezza.
  • All’Ex Campo di Smistamento per la deportazione di Montorio, visita guidata promossa dall'associazione 'Figli della Shoah'. Da piazza Bra, vicino al tendone allestito dall'associazione 'Figli della Shoah', alle 10.30 un bus navetta messo a disposizione da ATV porterà i ragazzi e le ragazze al Campo per la visita che si terrà a partire dalle 11, per circa 1 ora.

Altri appuntamenti

Dal 15 gennaio  alle 15.30 sarà inaugurata all’Archivio di Stato sarà inaugurata la mostra documentaria ‘Ebrei a Verona’ con l’esposizione di materiale documentario originale in collaborazione con l’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea. La mostra resterà allestita fino al 4 febbraio.

Il 17 gennaio, alle 17, presentazione in Biblioteca Civica del volume “Periocolosi in linea politica. Resistenza, antifascismo, deportazione e pacifismo dei fratelli Spaziani in Veneto” di Andrea Maori. Dialogano con l’autore Tiziana Valpiana (ANED) e Massimo Valpiana (Movimento Nonviolento).

Il 25 gennaio, a partire dalle 11, all'Ex Campo di Smistamento per la deportazione di Montorio si terrà la cerimonia ufficiale con le istituzioni civili e militari cittadine. Il 25 gennaio alle 10.30 e il 27 gennaio alle 15.30 va in scena lo spettacolo promosso da Fondazione Arena, “L’Imperatore di Atlantide” di Viktor Ullmann su libretto di Petr Kien. L’opera in un atto è stata scritta tra il 1943 e il 1944 durante la prigionia degli autori all’interno del campo di Terezín, dove però non fu mai rappresentata.

Il 26 gennaio, alle 20.45, al Cinema Aurora, la proiezione del film ‘Un’ombra sulla verità’ con momento di confronto al termine. L’iniziativa è promossa dall’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, ANPI, ANPPIA e Circolo del Cinema.

Il 27/28 gennaio, alle 9.30 e alle 11, previa prenotazione, possibilità di visita dell'Ex Campo di Smistamento per la deportazione di Montorio. Il 27 e 28 gennaio, in due fasce orarie, alle 9.30 ed alle 11, si svolgono invece le visite guidate all'Ex Campo di Smistamento per la deportazione di Montorio. Iniziativa curata dall'associazione www.montorioveronese.it in collaborazione con il Comune di Verona. Per partecipare è necessaria la prenotazione sul sito del Comune di Verona. Le visite sono gratuite ed aperte fino ad un numero massimo di 30/35 persone, è necessario compilare un form di prenotazione per ogni persona che partecipa (anche per minorenni), al termine della procedura viene inviata una mail di conferma con tutte le informazioni di dettaglio per raggiungere il luogo.

Il 29 gennaio, alle 17.30, in sala Farinati in Biblioteca civica, la conferenza su ‘La Resistenza ebraica in Europa’ realizzata dall’Università di Verona. Sempre in sala Farinati, il 30 gennaio alle 17.30, la conferenza di Gadi Luzzato Voghera su antisemitismo ieri e oggi. L’evento è promosso dall’Università di Verona. Il 28 gennaio, alle 10.30, si svolge la cerimonia “Il Monumento vive” in piazza Isolo al monumento “Filo spinato” dello scultore Pino Castagna, a cura della Comunità Ebraica di Verona in collaborazione con il Comune di Verona e la Prefettura di Verona. Rappresenta un nodo di un filo spinato, cioè un reticolato, che recintava i campi di prigionia nazisti.

Il 28 gennaio, alle 17, in Società Letteraria, incontro con Matteo Corradini autore del libro “Eravamo il suono - L’orchestra femminile di Auschwitz, tra Storia e storie” edito da Lapis. L’opera affronta un aspetto poco conosciuto e poco trattato della Shoah, ovvero l’esistenza di un’orchestra femminile, che fu attiva per 19 mesi nel campo di Auschwitz II - Birkenau tra il 1943 e il 1944. L’evento è promosso della Associazione Figli della Shoah in collaborazione con la Libreria Feltrinelli.

Il 31 gennaio, dalle 9 alle 13, in aula magna del Polo Zanotto, viale dell'Università 4, si tiene la Tavola rotonda organizzata dal Liceo Fracastoro e promossa dall'Università di Verona. Saluti istituzionali: Olivia Guaraldo delegata al Public Engagement, Università di Verona e Annamaria Majorano dirigente Liceo scientifico Fracastoro. Relatori: Giovanni De Luna (già docente all'Università di Torino), Lorenzo Bernini e Alessandro Ricci  (Università di Verona),  Eva Rizzin (Università di Firenze). Ancora, Matteo Vescovi docente e curatore della mostra ‘Porrajmos, lo sterminio dimenticato dei romanì’, Pino de March (Libera comune università pluriversità bolognina), Raffaele Petrone docente. Negli spazi antistanti l'aula magna, al polo Zanotto, verrà esposta la mostra fotografica ‘Porrajmos, lo sterminio dimenticato dei romanì’.

Tutti gli appuntamenti sono consultabili sul sito del Comune di Verona.

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