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Caro bollette ferma anche la pallanuoto femminile, Css Verona rinuncia all'A1

Il presidente Massimo Dell’Acqua: «Non è più possibile andare avanti. L'enorme rialzo delle utenze mette a repentaglio tutta la nostra attività»

La squadra femminile di pallanuoto Css Verona ha dovuto rinunciare alla partecipazione al prossimo campionato di Serie A1. Troppo alti gli aumenti dei costi, soprattutto quelli delle bollette, per poter proseguire nella massima categoria. «Se fino a qualche mese fa avevamo deciso di fronteggiare l'aumento dei costi, ora non è più possibile andare avanti. L'enorme rialzo delle utenze mette a repentaglio tutta la nostra attività». Queste le parole del presidente della Css Verona Massimo Dell’Acqua.

La società scaligera è affiliata ad Asi (Associazioni sportive-sociali italiane) e proprio questa associazione, partendo dal passo indietro della Css, intende rilanciare l'allarme dei gestori di palestre e piscine. «I costi delle utenze elettriche e del gas sono diventati ormai insostenibili - ha dichiarato il presidente di Asi Claudio Barbaro - Gli aumenti delle bollette del gas, già importanti nello scorso autunno, hanno raggiunto percentuali del +160% rispetto agli stessi periodi del 2019. Per le bollette dell’elettricità, +110%. In questo modo è fortissimo il timore di nuove chiusure delle strutture sportive che giornalmente offrono all’utenza un servizio di grande importanza per il benessere psico-fisico, con il concreto pericolo della perdita di migliaia di posti di lavoro. È inderogabile un intervento immediato del Governo».

Mentre a livello locale, la Css Verona spera nel sostegno del sindaco Damiano Tommasi, che da uomo di sport non poteva non tenere per sé questa delega. La Css, comunque, continuerà le sue attività con il nuoto, ma con l'amarezza di aver investito tanto nella pallanuoto femminile e di aver ottenuto anche dei buoni risultati. La squadra aveva raggiunto l'élite a livello nazionale e avrebbe potuto anche affacciarsi a palcoscenici europei. Ma l'aumento dei costi ha costretto ad un taglio doloroso ma necessario per non chiudere definitivamente.

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