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Catullo, approvato aumento di capitale di 30 milioni. «Sostegno degli investimenti»

Aumento che in parte sarà coperto coni soldi pubblici di Comune e Provincia di Verona. Pasini: «Espressa visione per l'aeroporto che ha e deve mantenere l'interesse dei cittadini e delle imprese dei territori di riferimento»

Secondo aumento di capitale in tre anni per la Catullo, società che gestisce gli aeroporti di Verona e di Brescia. Dopo quello approvato nel maggio 2021, questa mattina, 21 settembre, l'assemblea degli azionisti ha approvato all'unanimità un nuovo aumento del capitale sociale di 30 milioni di euro. «L'operazione è volta a garantire il sostegno degli investimenti in corso e di quelli previsti sulla base del piano di sviluppo degli scali di Verona e Brescia al 2032», si legge nella nota ufficiale della società mista. I soci della Catullo sono infatti sia pubblici che privati e tutti avranno 45 giorni di tempo per aderire a questo aumento, a partire dalla data di deposito dell’avviso di offerta in opzione presso il registro delle imprese. Il versamento delle quote di adesione, invece, dovrà essere effettuato entro il prossimo 30 novembre.

Quote che quindi saranno coperte in parte con soldi dei cittadini veronesi, perché tra i soci della società Catullo ci sono anche il Comune e la Provincia di Verona. Ma se l'aumento di capitale è stato approvato all'unanimità, significa che tutti i soci hanno concordato sulle finalità di questo rafforzamento economico. Finalità che comprendono anche il sostegno del cosiddetto Progetto Romeo, progetto di ampliamento del terminal passeggeri dell'aeroporto di Verona i cui lavori sono stati inaugurati a luglio 2021. «L'importo della nuova infrastruttura è di circa 100 milioni di euro, comprensivo di investimenti complementari, quali l’acquisto di macchine radiogene di ultima generazione, che permetteranno ai passeggeri di effettuare le consuete procedure di controllo senza più la necessità di estrarre oggetti elettronici e liquidi dal bagaglio a mano, nonché la sala vip - hanno spiegato dalla società Catullo - I lavori del Progetto Romeo stanno procedendo, è terminata la costruzione dei tre torrini d’imbarco e dei relativi pontili in acciaio e vetro, mentre è in fase di completamento il blocco di collegamento tra le nuove aree partenze e arrivi».

«Questa adesione non ha soltanto un valore economico, ma esprime con forza una visione per l'aeroporto Catullo che ha e deve mantenere tra i propri principi quello dell’interesse dei cittadini e delle imprese dei territori di riferimento dei soci», ha commentato dopo l'assemblea dei soci il presidente della Provincia di Verona Flavio Pasini.
Visione che il consigliere comunale di Forza Italia Alberto Bozza però non scorge, vista la dichiarata volontà di Fondazione Cariverona di uscire dalla compagine societaria del Catullo. «È il segnale tangibile e plastico che manca una regia, una strategia e una comunità d’intenti tra le parti», ha dichiarato Bozza, il quale ha accusato il Comune di Verona di non «fare da collante» e di non «dare un indirizzo».
Critiche, quelle di Bozza, bollate come «pretestuose» dal consigliere comunale del Partito Democratico Fabio Segattini, dai consiglieri provinciali Alessio Albertini e Luca Trentini, dal segretario provinciale del PD Franco Bonfante e dalla segretaria cittadina Alessia Rotta. «Bozza non ricorda quando ritenevano "inevitabile" la conquista della maggioranza assoluta da parte del socio privato. Era sindaco Flavio Tosi, il Catullo affogava nella cattiva gestione e rischiava di portare i libri in tribunale. "Basta che l'aeroporto funzioni", dicevano. Ora però si accorgono che, per farlo funzionare nell’interesse di Verona, lo scalo ha bisogno di una compagine pubblica forte e unita».
Il PD insieme al resto della maggioranza sostiene dunque l'aumento di capitale del Catullo, anche se una voce di dissenso si è alzata. È quella di Giorgio Pasetto, già candidato di +Europa, che su Facebook ha scritto: «Non ha più senso spendere denaro pubblico per un aeroporto di fatto privatizzato. Meglio investire quei soldi per sistemare le strade della città ed eventualmente ridurre le bollette di Agsm-Aim».

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