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Studio medico penne nere: apre il nuovo presidio sanitario gratuito nella baita del Gruppo alpini di Borgo Venezia

«Attualmente abbiamo 6 medici e 6 infermieri volontari a disposizione per 4 giorni a settimana, ma se altri sanitari volessero farsi avanti siamo pronti ad ampliare il servizio», ha spiegato Giampaolo Sancassani, capogruppo degli alpini di Borgo Venezia

È stato inaugurato questa mattina, sabato 9 marzo, il nuovo Studio Medico Penne Nere, presidio sanitario gratuito allestito negli spazi della baita del Gruppo Alpini di Borgo Venezia. Grazie alla disponibilità di medici e infermieri volontari sarà aperto tutti i lunedì, martedì, mercoledì e sabato dalle 10 alle 11. Lo studio medico presterà servizio sia ai soci alpini, sia agli abitanti della zona, ovviamente con precedenza a persone fragili o in difficoltà economica. Verranno offerti prestazioni quali iniezioni intramuscolari e sottocutanee prescritte dal medico curante, misurazione della pressione arteriosa, medicazioni a piatto, controllo del peso corporeo, informazione sanitaria, rimozione di punti di sutura, iniezioni di gammaglobuline e vaccinazioni. Di più, i medici volontari (ci sono ad esempio cardiologi e chirurghi) mettono a disposizione anche le loro specialità.

L’apertura dello studio medico è in realtà un ritorno, per quanto più strutturato e diversificato. In Borgo Venezia, infatti, fino al 2020, esisteva già dal ’95 l’ambulatorio infermieristico Penne Nere. A causa del Covid è rimasto chiuso per circa due anni e poi nuove normative ne hanno complicato la riapertura. Grazie alla proverbiale tenacia degli alpini e all’impegno di Lilt, con il suo presidente Sante Burati ora tra i medici volontari dello studio, di Comune e Sesta circoscrizione, ora le difficoltà sono alle spalle e l’attività sanitaria riprenderà già da lunedì.

Inaugurazione studio medico penne nere i : foto ufficio stampa Ana Verona

«È un traguardo molto importante - ha sottolineato il vicepresidente vicario della Sezione di Verona dell’Ana David Favetta - che sancisce l’importanza delle baite alpine capillarizzate sul territorio, punti di riferimento e presidi a servizio del prossimo, impegnate oltre che a creare comunità anche in attività culturali, di protezione civile, promozione territoriale e ora anche sanitaria».

Il servizio sanitario offerto è completamente gratuito. E punta ad ampliarsi: «Attualmente abbiamo 6 medici e 6 infermieri volontari a disposizione per 4 giorni a settimana, ma se altri sanitari volessero farsi avanti siamo pronti ad ampliare il servizio», ha spiegato Giampaolo Sancassani, capogruppo degli alpini di Borgo Venezia ricordando gli esordi dell’ambulatorio: iI 1° aprile 1995 l’inaugurazione della nuova baita del Gruppo Alpini di Borgo Venezia in via Casorati cui è seguita, il 4 dicembre dello stesso anno, l’inaugurazione del presidio sanitario annesso alla baita stessa come deciso con lungimiranza dal Direttivo del Gruppo guidato da Armando Gagliardo e coadiuvato da Plinio Fenzi, instancabile medico alpino. Negli anni, con l’acquisto di un elettrocardiografo, è stato possibile effettuare periodiche visite ai componenti della Protezione Civile dell’Ana Verona. E grazie all'impegno dimostrato in 10 anni di attività, nel 2006 al Gruppo Alpini di Borgo Venezia è stata conferita la prestigiosa onorificenza di "Alpino dell’anno".

Al taglio del nastro, questa mattina, hanno partecipato autorità civili e militari cittadine tra cui l’assessora alla salute Elisa La Paglia, la presidente della sesta circoscrizione Rita Andriani, alcuni consiglieri comunali tra cui Carlo Beghini, Antonio Lella e Alberto Bozza che ha portato anche i saluti del consiglio regionale. «È un servizio di prossimità davvero importante - ha spiegato l’assessora La Paglia - reso possibile grazie all’impegno degli alpini e dei medici e infermieri volontari che mettono a disposizione la propria professionalità».

Foto e video: ufficio stampa Ana Verona

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