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Un migliaio di alpini sul Monte Baldo per la "nuova" chiesetta di Costabella

Domenica è stato celebrato da Ana Verona il sessantesimo pellegrinaggio alla chiesetta, recentemente ricostruita dopo i gravi danni subiti dalla tempesta Vaia dell'ottobre 2018

Oltre un migliaio di penne nere veronesi domenica mattina sono salite a Costabella, cima che tocca i  2.053 metri di quota vicino al rifugio Chierego, per il sessantesimo anniversario dell'omonima chiesetta. 
Proprio nei giorni scorsi era stata annuciata la fine dei lavori di ricostruzione della chiesa, che nell'ottobre del 2018 era stata praticamente distrutta dal passaggio della tempesta Vaia. 

Ana Verona: sessantesimo anniversario Costabella

L’intervento, progettato e seguito dagli architetti e ingegneri dell’ANA Verona Elisabetta Mioni e Remo Pigozzi e realizzato da un’impresa edile di Torri del Benaco, è costato complessivamente circa 150mila euro ed è stato finanziato in larga parte grazie ai proventi della vendita natalizia della Pandora dell’Alpino. La ricostruzione della chiesetta è stata lunga e complessa, rallentata dagli stop imposti dall’emergenza pandemica, oltre che dai limiti che emergono operando a circa 2mila metri d’altitudine. A tal proposito, nell’autunno del 2020, grazie a mezzi specializzati in interventi ad alta quota, la strada che si arrampica oltre il rifugio Fiori del Baldo è stata livellata e aperta. Un tassello importante che ha consentito ai mezzi dell’impresa di raggiungere Costabella piuttosto agilmente e senza particolari criticità.
La chiesetta è stata messa in sicurezza con opere murarie antisismiche, nuovi vetri, strutture consolidate e vanta un design in parte nuovo. Nel saccello ossario riposano i resti del giovane soldato Raffaele Solve morto a soli 21 anni a Nowo Kalitwa, Russia, il 4 gennaio del ’43. 

Sebbene le nuvole oscurassero la vista sul Garda dal Monte Baldo, il sole ha offerto in parte i suoi raggi alla giornata che ha presp il via alla ore 10 alla presenza del presidente di Ana Verona, Maurizio Trevisan, e al consigliere nazionale Elio Maurizio Marchesini, seguiti dai gonfaloni dei gruppi alpini e da sindaci e assessori di una ventina di Comuni. 
Al taglio del nastro che si è tenuto davanti alla cappella, erano presenti anche l'onorevole Marco Padovani, la vicepresidente della Regione Elisa De Berti, i consiglieri regionali veronesi Daniele Polato e Alberto Bozza, il consigliere provinciale Ottorino Peretti, Maria Chiara Armenti del Quarto Alpini ranger e il presidente di Funivie del Baldo Giorgio Schena. Dopodiché è stato il momento della benedizione e della messa celebrativa. 

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