rotate-mobile
Attualità

Cantiere filobus. «Coprire il Camuzzoni? Opera lunga e costosa, che porterebbe disagi»

Il presidente di AMT3, l'ingegner Giuseppe Mazza, risponde al presidente dell'Ordine degli Architetti, l'architetto Matteo Faustini, che aveva rilanciato l'idea già proposta dall'ex sindaco Tosi. Tra i motivi della bocciatura, anche l'impatto di alcune operazioni sulle modifiche viabilistiche, che diventerebbero irrealizzabili

Gli effetti sulla viabilità cittadina del cantiere necessario per la realizzazione del filobus e le possibili alternative per limitare i disagi, continuano ad essere al centro della discussione a Verona. Dopo un avvio complicatissimo, gli accorgimenti messi in campo dall'Amministrazione comunale hanno reso il traffico più scorrevole, ma la situazione non si è ancora assestata. Nuovi provvedimenti porebbero dunque essere presi per risolvere le principali criticità, mentre giungono proposte di soluzioni alternative da opposizioni e associazioni.  
Una di queste, lanciata dall'ex sindaco Tosi, è stata ripresa dal presidente dell'Ordine degli Architetti, Matteo Faustini, e proponeva di coprire il tratto del canale Camuzzoni limitrofo al maxi cantiere «per guadagnare due corsie in più». Un'idea ispirata da quanto fatto a New York, «dove con una soletta di cemento è stato interrato il sedime della vecchia metropolitana di superficie», con Faustini che ha invitato l'Amministrazione comunale a «consultare gli ordini professionali, come il nostro, che si occupano di urbanistica tutti i giorni e hanno una visione ad ampio raggio sulle possibili soluzioni per il contenimento dei disagi». 

La proposta invece sarebbe stata presa in considerazione ma poi scartata per una serie di motivi, che vanno dalla sua irrealizzabilità, ai lunghi tempi e ai costi per la sua progettazione e costruzione, oltre al fatto che, secondo quanto riferiscono da AMT3 non avrebbe sortito gli effetti sperati. «Dall'analisi scaturita sulla base dei flussi di traffico, come AMT3 abbiamo valutato che la soluzione proposta avrebbe incrementato il traffico a Porta Nuova e non avrebbe permesso l'esistenza delle fondamentali corsie preferenziali per il trasporto pubblico. La scelta dell'Amministrazione è stata fatta a ragion veduta perché quel suggerimento non funzionerebbe e creerebbe solo disagi per la cittadinanza. La realizzazione dell'anello circolatorio ha un impatto decisamente migliore perchè meglio si integra con le esigenze viabilistiche, riducendo gli inconvenienti della zona cantierizzata». 
Una spiegazione che arriva direttamente dal presidente dell'azienda, l'ingegner Giuseppe Mazza, il quale risponde proprio a Faustini sulla soluzione avanzata per ridurre i problemi al traffico coprendo il Camuzzoni. 

«Tra l'altro - prosegue Mazza - non è possibile prescindere dalle dinamiche attuali, con un cronoprogramma definito e il countdown con scadenza aprile dell'anno prossimo già partito. In linea prettamente tecnica, per coprire il Camuzzoni e renderlo percorribile, risulterebbero infatti indispensabili tutta una serie di operazioni su entrambe le sponde, per rinforzarle con pali in calcestruzzo che riescano a sostenere la struttura di copertura proposta. Soluzione irrealizzabile dal momento che alcune modifiche alla viabilità non sarebbero possibili, ad esempio la chiusura di via Dal Cero e Via Cardinale, rispettivamente sponda sinistra e destra del canale, oltreché la demolizione dei due parapetti del ponte su via città di Nimes e su piazzale XXV Aprile. Un iter che se anche fosse attuabile, cozzerebbe con gli stringenti tempi di esecuzione. Verosimilmente, per attuare l'intervento proposto, considerando i tempi per la progettazione e quelli di realizzazione, servirebbero un paio d'anni, decisamente troppi per la nostra tabella di marcia.
C'è poi da tenere in debita considerazione lo scoglio dei costi, interamente a carico dell'amministrazione comunale per tutti quegli interventi propedeutici all'unificazione dei sottopassi. Ricordo che il Ministero non finanzia questa parte dell'opera, tanto è vero che il Cipess nell'approvazione dell'ultima variante ha stralciato l'importo di circa 400.000 per quanto abbiamo messo in cantiere negli ultimi giorni di modifica della viabilità. Una spesa, quella del copertura del canale che, stimata, si aggirerebbe tra i 12 e i 15 milioni interamente a carico delle casse comunali».

«Mi rendo comunque disponibile - conclude il presidente di AMT3 - ad incontrare il Presidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Verona arch. Matteo Faustini per scendere nel dettaglio toccando aspetti squisitamente tecnici che per brevità ho volutamente tralasciato di trattare»

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cantiere filobus. «Coprire il Camuzzoni? Opera lunga e costosa, che porterebbe disagi»

VeronaSera è in caricamento