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Giornata della Legalità. «'Ndrangheta radicata sul territorio, dobbiamo stare attenti»

Associazioni, sindacati, istituzioni, mondo dell'economia e della scuola hanno commemorato il 31esimo anniversario della strage di Capaci esprimendo in vari modi il proprio dissenso verso le mafie

Oggi, 23 maggio, è la Giornata della Legalità, ricorrenza istituita nel 2002 per ricordare le vittime di tutte le mafie e in particolare i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi 31 anni fa. Una giornata a cui Verona partecipa con associazioni, istituzioni, mondo dell'economia e della scuola per testimoniare dissenso verso le mafie e rinnovare l'impegno civile della società.

La data del 23 maggio è stata scelta perché in quel giorno del 1992 morì il giudice Falcone insieme alla moglie e alla sua scorta in un attentato avvenuto nei pressi di Capaci. Una data che ieri è stata ricordata dall'associazione Avviso Pubblico e dalla Camera di Commercio in un evento organizzato al Gabanel Bike Hostel di Bussolengo, attività nata all'interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata.
Da tempo, Avviso Pubblico e Camera di Commercio collaborano al progetto "Consulta della legalità" che dal novembre 2022 si è suddiviso in quattro gruppi di lavoro tematici, istituiti per monitorare i settori più a rischio di infiltrazioni mafiose: agricoltura, logistica, edilizia e turismo. E ieri a Bussolengo sono stati comunicati i primi risultati di questi gruppi di lavoro.

consulta legalità 2023

«A fronte di un'economia importante e sviluppata con opere in corso come Tav, Olimpiadi e la messa a terra di miliardi di euro di Pnrr, dobbiamo stare attenti - ha affermato Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico (vedi video) - La mafia, in particolare la 'ndrangheta è radicata sul territorio, come confermano le due inchieste del 2020 Taurus e Isola Scaligera. Sono 78 i beni confiscati fino ad ora sul territorio provinciale, di cui 5 aziende. E nel 2022 a Verona sono state 12 le interdittive a imprese fortemente sospettate di collusione con la mafia, mentre si sono contate 1.975 operazioni finanziarie sospette secondo i dati di Bankitalia. Per questo è fondamentale proseguire nella creazione di una rete di informazione e comunicazione: dai tavoli tematici organizzati dalla Consulta della legalità sono emerse criticità quali le difficoltà di accesso al credito, difficoltà di conciliare la velocità nell’esecuzione delle commesse con i controlli, truffe e cartiere per falsificare i bilanci e sottrarre risorse alla collettività alterando anche in questo modo i principi della libera concorrenza».

E durante l'appuntamento organizzato a Bussolengo, la viceprefetto di Verona Anna Grazia Giannuzzi ha sottolineato come sia importante che si arrivi all'istituzione di una sezione della Dia a Verona, aggiungendo quanto siano utili i protocolli stilati con le associazioni di categoria e come la Prefettura sia aperta ad ulteriori collaborazioni.

messedaglia anniversario strage capaci

Ma anche dalle scuole veronesi si è alzata oggi una voce contro le mafie. In particolare gli studenti del liceo Messedaglia hanno esposto sulla facciata del loro istituto un lenzuolo intitolato "Patto d'onore". L'opera è stata realizzata dagli alunni per coinvolgere la cittadinanza in un momento di riflessione collettiva. Ed il titolo è stato spiegato dalla referente del progetto, la professoressa Stefania Lombardo: «Riteniamo che l'impegno al contrasto della criminalità organizzata inizi già dalla volontà di riappropriarci dell'ancestrale formula "patto d’onore", che ha permesso nel corso della storia di adempiere a promesse di natura privata e giuridica, mentre in questi decenni è stata vituperata dalle ingerenze mafiose. Questo "accordo d'onore" diviene pertanto, un patto di fiducia stretto simbolicamente con i magistrati Falcone e Borsellino e con tutte le vittime innocenti uccise per mano delle mafie, perché il loro lascito appartiene ad ognuno di noi e questa certezza è sancita con consapevolezza e determinazione, nella frase che sormonta la rappresentazione dell'emblematica stretta di mano: "Se non noi, chi? Se non adesso, quando?"».

Mentre altre scuole sono state presenti questa mattina al Teatro Camploy di Verona per lo spettacolo "Gli invisibili - La solitudine dei giusti", atto unico per la regia di Enzo Rapisarda. La rappresentazione teatrale è stata organizzata da Cisl Verona e First Social Life con il patrocinio dell'assessorato alla sicurezza e alla legalità del Comune di Verona ed ha preceduto un dialogo tra gli studenti ed i rappresentanti di Cisl e delle istituzioni presenti, tra i quali il prefetto Donato Cafagna, il questore Roberto Massucci, l'assessora Stefania Zivelonghi, il presidente del consiglio comunale Stefano Vallani, il coordinatore di Avviso Pubblico Romani e il direttore della scuola di polizia di Peschiera Gianpaolo Trevisi.

Infine, il Comune di Verona ha accolto con entusiamo anche la proposta di organizzare un convegno sulla prevenzione dell'illegalità nelle aziende attraverso la specializzazione dei manager. L'incontro sarà sabato 27 maggio, dalle 11 alle 13, nella sala degli Arazzi di Palazzo Barbieri ed è organizzato da Federmanager Verona con il patrocinio del Comune e dell'Ordine degli ingegneri di Verona e Provincia. L'appuntamento sarà incentrato soprattutto sui "manager della legalità", una nuova figura professionale da affiancare all’amministratore giudiziario nominato dal tribunale e da impiegare non solo nella gestione, recupero e rilancio delle attività sequestrate e confiscate alle mafie, ma anche nella prevenzione di infiltrazioni criminali nelle aziende.

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