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Nel segno del cambiamento, Fulvio Soave si candida a sindaco di San Bonifacio

A sostenerlo la sezione di San Bonifacio del movimento civico Verona Domani. «Aperti al dialogo con tutti pur ribadendo la centralità di questo progetto»

La sezione di San Bonifacio del movimento civico Verona Domani ha ufficializzato la candidatura dell'imprenditore Fulvio Soave (nel video dopo Matteo Gasparato) alle prossime amministrative del 2024.

Il candidato è stato presentato pubblicamente al Bar Europa al fianco del leader di Verona Domani Matteo Gasparato e della dirigenza del movimento scaligero. E insieme a Soave è stato presentato anche il progetto civico che si propone per guidare San Bonifacio nel segno del cambiamento. Un progetto partito dalla campagna di ascolto intitolata "Il paese che vorrei", con cui sono state raccolte le voci di cittadini e cittadine di San Bonifacio, le loro aspettative di cambiamento e le speranze per il futuro.

E nel segno del cambiamento e del rinnovamento, San Bonifacio Domani per il Comune punta su un candidato che non viene dalla politica: Fulvio Soave, imprenditore che gestisce il Best Western Plus Soave Hotel, una struttura alberghiera ai vertici di Best Western Italia grazie a una politica basata sull’innovazione, l’aggiornamento e il welfare aziendale. Ma Soave è conosciuto in paese anche per il suo impegno nel sociale: oltre ad essere tra i fondatori della Croce Rossa di San Bonifacio, porta avanti l’associazione Mamma Anna, che ogni giorno prepara pasti per le persone in difficoltà ed ha ricevuto il Premio Fedeltà al Lavoro organizzato dalla Camera di Commercio.

«Fulvio Soave - ha sottolineato Matteo Gasparato - è un esempio di imprenditore capace, oltre ad essere un uomo profondamente sensibile, sempre attento al prossimo e in particolare ai più deboli. La sua caparbietà, la sua capacità manageriale e l'entusiasmo nel mettersi a servizio della comunità di cui fa parte attivamente sono doti preziose e siamo convinti che saranno apprezzate dai cittadini di San Bonifacio. Siamo aperti al dialogo con tutti pur ribadendo la centralità di questo progetto e della candidatura di Fulvio Soave, anche per il radicamento e attaccamento al territorio che è un suo punto di forza».

«San Bonifacio è il nostro paese - ha sottolineato Fulvio Soave - e insieme a tante persone che vivono e amano questo territorio vogliamo che torni ad essere un paese dove tutti possono vivere bene. Un paese vivo, con maggiori opportunità per i giovani e attento ai bisogni di tutti i cittadini. Un paese capace di valorizzare le attività economiche e produttive e soprattutto un paese più sicuro, dove tutti possano uscire e passeggiare per le strade senza timore. C’è nella nostra comunità una forte richiesta di riscatto e insieme a San Bonifacio Domani mettiamo a disposizione l’impegno, la passione e le competenze nostro gruppo per dare voce ai cittadini e scrivere un nuovo inizio. È una scelta di cuore: io non vengo dalla politica ma mi sono sempre impegnato per la comunità attraverso il volontariato e credo che oggi ci sia bisogno di un'alternativa civica forte e credibile, aperta al dialogo con la società civile, le associazioni, il mondo economico e produttivo, i giovani e tutte le persone di buona volontà che credono che questo sia il momento di costruire un futuro diverso per San Bonifacio. Siamo una squadra unita e stiamo già lavorando al programma che sottoporremo ai cittadini. Non sarà un libro di sogni ma un insieme di proposte concrete e realizzabili, frutto delle nostre idee e del confronto con il territorio, perché vogliamo mettere al centro i cittadini. Tra i temi che ci stanno più a cuore ci sono la sicurezza e la battaglia contro l’illegalità e la microcriminalità che esaspera i cittadini, il decoro urbano attraverso la progettazione dello spazio urbano del centro e delle frazioni, facendo vivere i luoghi anche attraverso una programmazione di eventi e attività di promozione del territorio e dell’economia sambonifacese, dialogando con tutti gli attori coinvolti. La cura del verde con un’attenta manutenzione e la realizzazione di nuove aree verdi per una migliore qualità della vita. Naturalmente la difesa dell’ospedale Fracastoro, valutando la possibilità di portare un centro universitario per la formazione del personale medico e paramedico con l'obiettivo di rafforzare la centralità della struttura e la sua valorizzazione nell’ambito della sanità pubblica provinciale. Senza dimenticare il recupero dell’area dell’ex ospedale, un luogo da restituire alla comunità attraverso la riqualificazione degli spazi. Sappiamo che è una sfida importante quella che ci aspetta e oggi partiamo con entusiasmo e voglia di metterci in gioco per concretizzare il cambiamento che serve a San Bonifacio».

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