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Smantellata rete di stoccaggio e spaccio tra Mantova, Verona e Cremona

Sequestrati circa 17,5 chili di marjuana, 150 grammi di hashish ed alcune dosi di cocaina. Sette gli indagati, quattro gli arrestati

È durata un anno, dall'ottobre 2022 all'ottobre 2023, l'operazione antidroga denominata "Agenda Verde" e condotta dalla polizia di Mantova coordinata dalla procura della Repubblica mantovana. Sette gli indagati, tutti italiani, di età compresa tra i 22 ed i 64 anni e residenti nelle province di Mantova, Verona e Cremona. Undici le perquisizioni effettuate nelle province di residenza degli indagati grazie anche al supporto delle Squadre Mobili di Verona e Cremona e delle Squadre Cinofili della polizia. Tre gli arresti in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Un arresto in relazione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere. E sono stati sequestrati circa 17,5 chili di marjuana, 150 grammi di hashish ed alcune dosi di cocaina.

operazione antidroga polizia di mantova agenda verde

L'operazione si è conclusa la scorsa settimana con l'arresto di 43enne mantovano, rintracciato a Cremona, il quale è stato portato in carcere dagli agenti con l'accusa di traffico di sostanze stupefacenti aggravato. È terminata così un'attività che ha permesso di svelare una rete di stoccaggio e spaccio di stupefacenti attiva nel Mantovano e nel Veronese, con propaggini anche in provincia di Cremona.

Il nome dell'operazione è "Agenda Verde" perché tutto è partito un anno fa dal sequestro dell'agenda di un uomo arrestato per detenzione di un ingente quantitativo di marjuana. Nell'agenda erano stati segnati numerosi pseudonimi associati a somme di denaro ed indicazioni di un peso. Le investigazioni da parte degli agenti della Squadra Mobile hanno permesso di dare un volto e un nome agli pseudonimi presenti nell'agenda, sospettati di essere membri di un'ampia rete di spaccio di stupefacenti.
Sono stati analizzati numerosi tabulati telefonici e i dati memorizzati sugli smartphone sequestrati. Contestualmente, sono stati effettuati numerosi servizi di osservazione e pedinamento, permettendo via via di individuare i vari nodi della rete. E un aiuto importante è venuto anche dalle modalità con cui i trafficanti assegnavano uno pseudonimo ai vari sodali: quasi sempre riconducibili ad una ben delineata caratteristica fisica del soggetto.

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Al termine delle attività, gli investigatori hanno delineato un chiaro ed allarmante quadro delle modalità criminali del gruppo criminale. Tutto faceva capo al 43enne arrestato nei giorni scorsi, il quale aveva creato un sistema piramidale di stoccaggio e distribuzione della sostanza stupefacente che gli consentiva di gestire la propria rete di spaccio senza praticamente toccare mai la droga.
L'uomo utilizzava due diversi livelli di stoccaggio: il primo che riceveva gli interi carichi di droga di diversi chilogrammi con cadenza bimestrale ed il secondo, maggiormente ramificato ed insistente sulle province di Mantova, Verona e Cremona, che si occupava di ricevere parti del carico (nell’ordine del chilogrammo o più) e di consegnarlo ai clienti finali.

L'arresto del 43enne è dunque l'atto finale dello smantellamento di un collaudato e consolidato sistema criminale. Gli agenti però non escludono ulteriori approfondimenti investigativi volti a chiarire maggiormente le attività criminali dei trafficanti.

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