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"Punta di diamante? Vince la squadra". Il ritorno di Carraretto alla Scaligera

Le prime parole dell'ex capitano di Siena che torna a vestire la maglia gialloblu: "Fare il leader mi affascina, ma da solo nessuno ha mai vinto le partite"

"Devo ringraziare di cuore la famiglia Pedrollo. Nel momento più difficile mi ha dato la possibilità di entrare in una realtà come la Tezenis che ha tanta voglia di vincere. Porto la mia esperienza e la mia voglia di fare bene. Vorrei riuscire a fare un bel cammino coi miei compagni. Speriamo di arrivare dove vogliamo, senza nasconderci. Essere di nuovo a Verona è come tornare a casa. Mi sono trovato subito a mio agio". Queste le prime dichiarazioni di Marco Carraretto, presentato ieri dalla Scaligera Basket nella sala Anastasia del Montresor Hotel Palace di via Galvani, a Verona. Con lui anche Giorgio Pedrollo, responsabile dell’area tecnica della società.

"Questa è una Lega nuova per me. Dovrò imparare a conoscerla, come tutti. Non mi interessa - ha evidenziato Carraretto - essere la punta di diamante. Vorrei capire nel minor tempo possibile cosa serve alla squadra per vincere. Non è importante che io giochi bene. L'obiettivo è cercare di essere un gruppo che sappia superare le difficoltà. Se ci riusciremo, ci divertiremo senz’altro. Fare il leader mi affascina, ma da solo nessuno ha mai vinto le partite. Dei miei compagni conosco Boscagin dalla mia prima esperienza a Verona e da quella in Nazionale, l'anno scorso ho giocato contro Smith. Gli altri li scoprirò, ma se insieme daremo il massimo non potremo che fare bene. Ramagli? Ho già lavorato con lui un anno e mezzo, quando ero a Biella. La sua mentalità non mi è nuova. Verona? È una bellissima città, simile a Siena. Sono sicuro che la mia famiglia si troverà molto bene dopo i momenti di incertezza vissuti quest’estate. Siena? Mi è dispiaciuto lasciare un posto in cui sono stato bene e ho vinto per sette anni, con la soddisfazione dell'ultimo scudetto vinto da capitano. Ma non ho il dente avvelenato. In tanti vorrebbero vedere la polemica, ma non c'è. Cosa farò quando smetterò? Ho una laurea triennale in Economia, mi piacerebbe un impiego in quel campo. Adesso voglio solo rimettermi in gioco e diventare un giocatore importante per la Tezenis".

"Cercavamo un giocatore di categoria superiore - ha spiegato Giorgio Pedrollo -, che ci desse qualcosa in più. Lo abbiamo trovato in Marco grazie anche alla sua voglia di tornare qui. Ci darà sicuramente molta leadership e tanto carisma. Ha ancora fame di vittorie e lo dimostrerà. Sarà il nostro valore aggiunto, non un semplice specialista. Dal punto di vista fisico è in condizioni eccellenti. Quando abbiamo firmato Jerry Smith lo abbiamo fatto perché crediamo sia il tipo di giocatore adatto per mettere in ritmo i nostri tiratori. Volevamo che Marco Carraretto fosse uno di loro. Ora lo è davvero".

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