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Trapani - Hellas Verona 0-2 | Non belli, ma vincenti: i gialloblu tornano secondi

Non è certamente stata una delle migliori partite della formazione di Pecchia, che però torna a vincere dopo tre pareggi consecutivi e aggancia la Spal in classifica, mentre le lunghezze dal Frosinone scendono a due

L'Hellas Verona ritrova la vittoria nella trentatreesima giornata di Serie B e lo fa sul campo del Trapani, dove si impone per 2-0. 

Alla vigilia della partita Fabio Pecchia aveva detto "voglio un Verona vincente, non importa se sarà bello o brutto" ed è stato forse preso anche troppo alla lettera dai suoi giocatori. L'Hellas infatti torna al successo dopo tre turni in terra siciliana, con una prestazione di certo non esaltante sotto il profilo del gioco e del ritmo, che l'ha visto in alcuni frangenti venire addirittura schiacciato da un avversario apparso non certamente irresistibile. 
Dopo le prime fasi di studio del match, i padroni di casa si sono mostrati fin da subito intraprendenti, rischiando di passare in vantaggio dopo neppure 10 minuti con Jallow, disturbato al momento del tiro da Caracciolo. I gialloblu, schierati con un insolito 3-5-2, poi hanno piano piano preso confidenza con l'avversario e chiuso gli spazi, continuando però a faticare a far girare la palla, tra errori grossolani e movimenti sbagliati. Quando però si è "accesa la luce", gli ospiti si sono sempre mostrati pericolosi, come al quarto d'ora, con Pazzini in veste di rifinitore a servire un pallone d'oro a Zaccagni, il quale si lascia però ipnotizzare da Pigliacelli. Intorno al 23' il centrocampista è stato poi protagonista di un episodio piuttosto dubbio in area, con La Penna che ha deciso di lasciar correre, nonostante il contatto sia apparso falloso. Poco dopo però si è scatenato Siligardi, che prima si è liberato del diretto marcatore con un "sombrero" e calciato con il destro alle stelle, invece che servire Pazzini in area, e poi ha provato su punizione (alta) e in contropiede (parato) dimostrandosi una spina nel fianco della difesa avversaria. L'Hellas però non riusciva ad alzare il ritmo del gioco e le difficoltà in fase di palleggio non aiutavano certo la costruzione di occasioni da gol, che arrivano spesso per iniziative personali. Ma a complicare la vita a Pecchia, dopo che Caracciolo è andato vicino al gol in mischia, è arrivato l'infortunio di Franco Zuculini: l'argentino è stato costretto ad uscire al 40' per un problema al ginocchio e ora si attendono i risultati degli esami. Prima di andare al riposo però, una dormita difensiva ha obbligato Nicolas a metterci una pezza su Maracchi, per salvare il risultato e andare negli spogliatoi sullo 0-0. 

Chi nella ripresa si aspettava un Verona più coraggioso e più "rabbioso", è rimasto deluso. Come nella prima parte di gara, i ritmi degli scaligeri non sono apparsi irrestibili e la manovra ancora piuttosto incerta ed imprecisa, ma come detto in precedenza quando si "accende la luce" arrivano le occasioni. Così al 54' Pisano ha servito Siligardi, liberato del velo di Souprayen, che l'ha messa in mezzo, dove Pazzini tutto solo e ha insaccato con tranquillità. Il vantaggio però ha scatnato la reazione dell'undici di Calori, che ha premuto sull'acceleratore mettendo in difficoltà i più blasonati ospiti: protagonista di questa fase è Jallow, che prima ha saltato due uomini e calciato centralmente da buona posizione, poi ha messo a lato con una conclusione volante dal dischetto. Vedendo i suoi in difficoltà, Pecchia ha deciso allora di inserire Luppi per farli rifiatare e tenere la sfera più lontana dalla porta di Nicolas: mossa che ha dato i suoi frutti, con i siciliani che poi non sono più riusciti a chiudere gli avversari nella propria metà campo. Nonostante il gioco non abbia visto particolari balzi di qualità, i gialloblu hanno provato a sfruttare gli spazi concessi, con il solito Siligardi che ha visto un'altra volta respinta la sua conclusione, dopo una bella azione personale che lo ha condotto nel cuore dell'area di rigore. Nel finale poi Barillà ha provato ad impensierire il portiere gialloblu da lontano trovando però la sua risposta, così come poco dopo è successo a Fossati. Gli assalti dei padroni di casa sono proseguiti fino alla fine nel tentativo di strappare il pareggio, ma alla fine ci ha pensato Luppi a chiudere definitivamente i conti, battendo Pigliacelli in ripartenza. 

Sono tre punti d'oro quelli che il club di via Belgio porta a casa dalla trasferta in Sicilia, ma se il risultato è quello che tutti i sostenitori chiedevano, dal punto di vista del gioco sembra essere stato fatto un passo indietro rispetto al pareggio con il Pisa. Vero anche che quelle di Bessa e Romulo sono assenze pesanti, ma la mancanza di ritmo, di precisione nei passaggi e di aggressività, appaiono problemi che toccano tutto il gruppo. Pecchia ora ha pochi giorni per riordinare le idee dei suoi: martedì sera infatti al Bentegodi arriva lo Spezia, per un'altra di quelle partite che possono decidere l'eventuale promozione in A. 

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