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Spiegate all'Hellas che le partite durano 90 minuti

La squadra giallobl gioca solo un tempo dominando il Bassano poi crede di aver vinto e si rilassa

In Sicilia i regali ai bambini non li porta Babbo Natale e nemmeno Santa Lucia. A recare loro il dono più ambito dell'anno sono "i morti" ad inizio novembre, in occasione della ricorrenza che celebra tutti i defunti. Ebbene, c'è da sperare che "i morti" abbiano portato in dono ai giocatori dell'Hellas un bel manualetto con le regole del calcio. In quel libretto una delle prime informazioni contenute sarà certamente quella della lunghezza delle partite: facile, due tempi di 45 minuti più eventuale recupero. Un'informazione che i giocatori gialloblù devono imparare visto che per l'ennesima volta in questo campionato hanno giocato solo una delle dua frazioni offrendo nell'altra una prestazione indecorosa.

Con il Bassano nel primo tempo la squadra di Giannini ha fatto chiaramente intendere quale fosse il proprio potenziale passando di testa con Vergini e sfiorando il raddoppio in diverse altre occasioni (ma la doppia chance di Pichlmann grida vendetta). Poi c'è stato l'intervallo dopo il quale i giocatori del Verona sono rientrati senz'anima. Il Bassano ha preso in mano la partita e i gialloblù hanno lasciato fare, neanche si fosse sul 3-0 nei minuti di recupero. Il pareggio del Bassano è stato meritato ma il secondo tempèo dell'Hellas infame. Difficile dare troppe colpe a Giannini, aveva i giocatori contati e se quelli in campo non corrono più anche lui non può fare miracoli. Una cosa è certa, giocando solo un tempo a gara non si va da nessuna parte. A Martinelli trovare la soluzione. Se ritiene che un cambio in panca possa giovare lo metta in atto, ma il pubblico del Bentegodi non sia più costretto a vedere certe prestazioni obrobriose da qui in avanti.

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