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Chievo Verona - Juventus 0-2 | Clivensi in nove, la diga crolla: vince una Juve opaca

Ci sono volute due espulsioni per far crollare la diga clivense sotto i colpi di Khedira prima e allo scadere del secondo tempo di Higuain. Costano care a Maran la doppia clamorosa ingenuità di Bastien e anche il rosso a Cacciatore dopo le "manette" all'indirizzo dell'arbitro

Non era la sfida più semplice del campionato quella contro la Juventus che doveva mettere pressione al Napoli a tutti i costi, ma la sconfitta di stasera il Chievo avrebbe con ogni probabilità potuto evitarla. La Juve ha dimostrato di essere ancora molto imballata, e che sia riuscita a segnare soltanto di fronte ai padroni di casa schierati con soli 9 uomini in campo, la dice chiaramente molto lunga sul suo stato di forma.

A risultare decisive, alla fine dei conti, sono state due ingenuità clamorose del Chievo, e le chiamiamo ingenuità non senza un pizzico di buonismo. Bastien nel primo tempo al 34° ha compiuto un intervento chiaramente in ritardo (da "arancione") su Asamoah, l'arbitro Maresca lo ha graziato rifilandogli il giallo: ineccepibile. Sono trascorsi appena 120 secondi e, non pago, il centrocampista belga del Chievo ha compiuto una gratuita quanto plateale trattenuta sotto lo sguardo del direttore di gara che non ha potuto far altro dall'estrarre il secondo cartellino giallo e poi il rosso.

Il tabellino e la cronaca della partita

È stato l'episodio che ha cambiato il senso del match, ma quel che è più grave è il fatto che non resterà l'unico. I bianconeri nella prima frazione, al di là del possesso palla, non sono quasi mai riusciti ad impensierire veramente Sorrentino, chiamato in causa soltanto da alcuni tiri da fuori area. Una prima volta ci aveva provato Douglas Costa al 10° calciando però fuori seppur non di molto, mentre Pjanic al 20° aveva trovato pronto l'estremo difensore clivense. 

Nel secondo tempo la prima buona occasione per la Juve è arrivata proprio nei minuti iniziali, dopo un'azione sviluppatasi sull'asse Pjanic-Higuain, con l'attaccante argentino anticipato di un soffio dall'ottimo Dainelli in chiusura. Unica altra palla goal degna di nota al 54° con Costa che dalla sinistra ha messo un cross perfetto per Mandzukic, bravissimo nel calciare al volo, ma altrettanto pronto e reattivo è stato Sorrentino nel parare a terra.

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Le "manette" di Cacciatore che gli sono costate l'espulsione

Al 60° è quindi arrivato il vero episodio chiave della partita: Cacciatore dopo aver subìto una gomitata nella schiena in area avversaria (rischiosa, ma il penalty sarebbe forse stato eccessivo) ed essere rimasto a lungo a terra mentre il gioco era proseguito, è stato invitato dall'arbitro a uscire dal campo, essendo i sanitari del Chievo intervenuti per soccorrerlo anche se ormai lo stesso Cacciatore si era già rialzato. Applicazione fin troppo rigorosa di quanto prescrive il regolamento e che verrà contestata a fine gara anche da Maran. Ma il vero errore lo ha compiuto pur sempre Cacciatore, il quale ha ben pensato di riproporre provocatoriamente il gesto delle "manette" reso celebre da Mourinho in un Inter -Sampdoria del 2011 (tre giornate di squalifica). L'arbitro Maresca è stato quindi subito richiamato dal guardalinee che aveva assistito alla scena e Cacciatore, dopo Bastien, è stato a sua volta espulso.

Il Chievo ridotto in nove ha quindi provato a resistere ancora, ma la diga è crollata dopo circa un minuto con la rete di Khedira al 61° e infine il sigillo al match firmato al minuto 87° da Higuain che si è sbloccato dopo sette partite di digiuno. Al termine della gara il tecnico clivense è apparso soddisfatto a metà di quanto visto in campo: «È stata comunque una dimostrazione di compattezza da parte nostra resistere in dieci, poi in nove non ci siamo più riusciti. Sull'episodio della seconda espulsione - ha poi aggiunto Maran - dico solo che i sanitari non erano mai arrivati al giocatore, sono entrati qualche metro in campo e sono subito riusciti e a me hanno spiegato che in casi simili il giocatore non deve per forza uscire dal campo. Poi Cacciatore ha sbagliato nel fare il gesto che ha fatto, ma senza volerlo giustificare, credo che non si sarebbe dovuti arrivare a una situazione simile».

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