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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"L’inizio è stato colpevolmente molto soft", ma la Tezenis alla fine rimonta Chieti

Dopo essere andata sotto nella prima parte di gara, la Scaligera è riuscita a rialzare la testa e ad imporsi sul parquet della Proger per 83-79 e ad appaiarsi al settimo posto in classifica

La Tezenis conquista con i denti la vittoria sul parquet di Chieti, dopo che nel primo tempo il vantaggio aveva anche superato la doppia cifra. L'assenza di Brkic si è fatta sentire contro una Proger mai doma, che fino all'ultimo ha cercato di strappare la vittoria dalle mani dei ragazzi di Dalmonte. 
La Scaligera conquista così il quarto successo nelle ultime cinque partite, che le permette di appaiarsi al settimo posto in classifica in vista dell'attesa sfida della tredicesima di ritorno, quando all'Agsm Forum arriverà la Delonghi Treviso. 

LA CRONACA - La Tezenis chiude sotto 20-18 un primo quarto a strappi, con i tentativi di allungo di Chieti prontamente cancellati lungo minuti comunque complicati. La Proger va sul 27-18 (8′) con due liberi di Sergio, Davisa da tre mette la bomba del massimo vantaggio (30-18) prima del canestro di Frazier che interrompe un parziale di 12-0. La Tezenis è sotto di dodici punti (37-25) anche a 3’31” dall’intervallo dopo un altro canestro di Davis. A quel punto sale in cattedra Portannese, che firma due bombe di fila (37-31) a cui fanno seguito due punti di Robinson e due liberi su tre ancora di Portannese su un altro tentativo oltre la linea dei 6.75. Il punteggio sale 37-35. Sirena.

Ancora Portannese, ancora da tre, pareggia a 40 all’inizio del terzo periodo e manda avanti con un libero (46-47) la Tezenis a 4’08” dal trentesimo. Chieti però risale. E la tripla di Venucci dà alla Proger il 53-54 con cui si va al miniriposo del trentesimo.
Ultimi dieci minuti. L’equilibrio lo spezza Robinson con due bombe (53-59 dopo 1’30”) a cui si aggiungono quattro punti pesanti di Frazier ed un’altra tripla di Robinson che porta la Tezenis avanti di nove punti. Il tempo passa, Frazier appoggia al tabellone (62-72) altri due punti d’autore. A 2’18” però Dalmonte è costretto a chamare minuto di sospensione perché Chieti risale (66-72) ed il quarantesimo è ancora parecchio lontano. Davis da tre fa 69-72, a 1’20” Mortellaro ne segna due e subisce il fallo che porta al libero del 72-72. Dieci a zero in poco più di un minuto. Portannese segna da tre a 1’07”, Davis pareggia, Frazier in entrata (46”) riporta avanti la Tezenis, Sergio ne segna solo uno (31”) dalla lunetta (76-77). Dalmonte chiede minuto di sospensione a 29”, con 23” per tirare. Davis commette quinto fallo su Boscagin, il capitano dalla lunetta da 76-79. Chieti non trova un buon tiro, Robinson prende fallo e a 9” chiude la partita col 2/2 dell’81-79 anche se Golden segna subito da tre (79-81). Robinson va ancora dalla lunetta (2”) e non sbaglia. Vittoria. Finisce 79-83.

Alla fine del match, coach Dalmonte ha offerto la sua analisi della prestazione dei suoi. Ecco le sue parole riportate dal sito della società scaligera.

L’inizio è stato colpevolmente molto soft, nei primi dieci minuti abbiamo perso molte palle in modo gratuito e concesso tiri da tre con troppa superficialità. Soprattutto dalla metà del secondo quarto siamo riusciti a recuperare la partita e alzare la nostra difesa, riprendendo il senso di una gara che avevamo pensato cercando di togliere a Chieti canestri nei primi secondi mancando anche nel ritmo in attacco. Ma siamo incappati in tre ingenuità che hanno dato a Chieti la possibilità di rientrare in partita. In tutto questo c’è un denominatore comune: i rimbalzi offensivi concessi e le palle perse. Dobbiamo crescere nella continuità nella partita e togliendo possessi agli avversari, riducendo le palle perse e prendendo più rimbalzi. I passaggi a vuoto in trasferta? Direi più quelli di Ancona che quelli di Forlì, con cui in questo momento non è facile giocare. Ma questo sarà un passaggio in più. Il bicchiere direi che è più pieno del 50%, abbiamo fatto tesoro delle esperienze precedenti. Non possiamo sprecare delle situazioni a fronte di una partita che avevamo interpretato anche nel modo giusto. Abbiamo tirato benissimo da tre prendendo anche tiri con tanto spazio, adesso però bisogna essere più cinici. Non possiamo regalare catene di rimbalzi. I break subiti in trasferta? Cominciamo a dire che vincere fuori casa non è facile, serve molta solidità mentale. E a volte invece noi veniamo condizionati da quello che è appena successo. Così il possesso successivo diventa troppo inquinato e poco sereno, tanto che la percentuale di errore si alza. Se la Tezenis è Apollo Creed o Rocky Balboa? Direi Rocky, soprattutto quando dice a suo figlio che non è importante quante volte cadi. L’importante è avere la forza di rialzarsi.

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