Wagner in Arena: la potenza della Valchiria e la passione di Tristano e Isotta
L’edizione straordinaria del Festival d’estate 2020 prosegue con l’incontro musicale tra i due rivali dell’Opera: il potente sinfonismo di Richard Wagner torna all’Arena dopo decenni di assenza e si confronta con l’intensità drammatica dell’italianissimo Giuseppe Verdi. I due programmi, diversi e originali, sono affidati a grandi interpreti nei rispettivi repertori: Ricarda Merbeth, Eleonora Buratto, Francesco Meli e Luca Salsi, diretti dai grandi maestri Gustav Kuhn e Daniel Oren. Nati entrambi nel 1813, diversissimi per indole e formazione, i geniali Wagner e Verdi condussero due vite parallele che li portarono spesso a guardarsi da lontano, capendosi poco, amandosi mai.
Il tedesco ambiva all’Opera d’arte totale e andava per la sua strada, creando dalla verde collina bavarese di Bayreuth una nuova forma di Teatro, il rito che ora tutti conosciamo, e ridisegnando l’epica germanica. L’italiano “che pianse e amò per tutti” infuocò i cuori di una nuova nazione e portò ai suoi vertici la tradizione operistica, scavando nell’animo umano come nessun altro attraverso soggetti inediti, forti, all’epoca scandalosi. Entrambi alla fine del XIX secolo erano considerati le massime autorità musicali con cui in futuro si sarebbero dovuti confrontare tutti. E se, a partire dalla prima Aida del 1913, i capolavori di Verdi sono entrati nell’anfiteatro veronese senza lasciarlo più, il caso di Wagner è più delicato: romantico e spettacolare, perfetto per le produzioni-kolossal degli anni Venti e Trenta (fu tra i primi autori ad essere rappresentati a Verona, persino prima di Puccini e Donizetti) ma molto amato anche nel Dopoguerra. Se si eccettuano pochissimi brani da concerto tra cui la serata del centenario nel 1983, il gigante tedesco manca in Arena dal Festival 1963.
L’imponente organico dell’Orchestra dell’Arena di Verona è guidato da Gustav Kuhn, maestro austriaco che ha diretto molte volte l’intero opus wagneriano, spesso curandone anche la messa in scena, e qui alle prese con le Ouverture più belle delle grandi opere L’Olandese volante, I Maestri cantori e Tannhäuser, senza dimenticare la celeberrima “Cavalcata” che apre il terzo atto de La Valchiria, su quel monte sacro dove le figlie di Odino conducono gli eroi e che sarà infine circondato dal fuoco. Al suo debutto areniano è il soprano Ricarda Merbeth, specialista nel repertorio di lingua tedesca, cui sono affidate la romantica ballata di Senta, che trasposta il pubblico nei tempestosi mari del Nord dell’Olandese volante, e soprattutto la trasfigurazione finale del Liebestod, cantato dalla protagonista femminile di Tristano e Isotta.
Quello di venerdì 7 agosto è quindi un ritorno attesissimo che anticipa un grande evento del 2021, come dichiara il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia: «Abbiamo iniziato a parlare di Wagner con Jonas Kaufmann già due anni fa e il primo a cantare in tedesco sul nostro palco avrebbe dovuto essere lui, se la pandemia non ci avesse costretti a ridisegnare la stagione. Lui debutterà finalmente nel 2021: mi piace sottolinearlo, perché voglio ricordare che nel mondo dell’Opera si deve sempre ragionare con grande anticipo e creare un percorso artistico impeccabile attraverso le stagioni. L’emergenza del 2020 è stata in fondo uno stimolo efficace ed ora abbiamo con noi artisti solidissimi nell’universo wagneriano, una serata davvero speciale che apre nuovi orizzonti, nel segno di musica e qualità. La serata verdiana subito seguente per gli amanti dell’opera è una chicca imperdibile, davvero da “Scala d’estate”, come si usava dire una volta. Accostare Verdi e Wagner continua anche uno dei giochi preferiti da tutti noi appassionati: la gara immaginaria, un po’ per scherzo, un po’ seriamente, tra i due colossi dell’opera ottocentesca».
Fondazione Arena di Verona ha istituito speciali tariffe per il pubblico veronese e per gli operatori sanitari, valide per tutte le date del Festival d’estate 2020. Per scoprirle nel dettaglio basta consultare il sito web www.arena.it nella sezione dedicata: https://www.arena.it/arena/it/
Il ritorno di Wagner in Arena vuole inoltre essere l’occasione per un omaggio verso tutti quei turisti tedeschi che anche quest’anno scelgono Verona, rinnovando il forte legame con l’Italia e l’Opera. Fondazione Arena ha riservato un ulteriore regalo speciale ai fan tedeschi che decideranno di passare qualche giorno in Italia viaggiando con i vettori degli sponsor DB BAHN ed AIR DOLOMITI: chi presenterà un biglietto ferroviario DB BAHN o un biglietto aereo AIR DOLOMITI che attesti un viaggio sulla tratta Germania-Italia nei mesi di luglio e agosto 2020, potrà usufruire di una speciale riduzione sul prezzo dei biglietti per il Festival d’Estate 2020 all’Arena di Verona e di una tariffa speciale per la serata del 7 agosto, Wagner in Arena.
Informazioni e contatti
Web: www.arena.it
Biglietti in vendita da 39 a 199 euro.
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