Teatro Modus: domenica maratona di letture, "Parole al vento" per un pubblico assente
Domenica 17 gennaio è stata indetta la "Giornata di resilienza civile del teatro e dello spettatore", un’iniziativa spontanea lanciata dal gruppo Chille de la Balanza di Firenze a cui hanno aderendo moltissime realtà teatrali in tutta Italia, teatri, festival, spazi culturali, compagnie, artisti e spettatori con le più svariate iniziative, sempre nel doveroso rispetto della sicurezza sanitaria ed osservanza del DPCM vigente.
Nell’ambito di questa importante e significativa manifestazione, il Teatro Modus di Verona diretto da Andrea Castelletti si propone con una maratona di letture intitolata “Parole al vento”, un’azione rivolta ad un pubblico assente che si spiega nell’arco dell’intera giornata, dal mattino al tramonto. Una giornata particolare in cui la porta del Modus sarà aperta ma nessuno potrà entrare, come imposto da tutti i DPCM da diversi mesi a questa parte. Sulla soglia del Teatro rivolto verso la strada vi sarà un altoparlante che diffonderà la voce di alcuni attori del Gruppo Modus e della compagnia Teatro Impiria, alternandosi nella lettura dei testi teatrali di spettacoli nuovi prodotti da Modus o Impiria, che avrebbero dovuto debuttare in questi mesi di forzoso arresto delle attività, intermezzati dalla lettura di altri racconti che offrono spunti di riflessione sul particolare momento che l’umanità sta attraversando.
«La nostra iniziativa – spiega Andrea Castelletti – non intende porsi in toni polemici con le difficili scelte che tutti i Governi del mondo sono chiamati ad affrontare, ma vuole manifestare con indomita forza e furiosa passione la pesante situazione di sofferenza di chi ama il teatro, di chi lo vive, di chi ci vive, di chi lo fa vivere, attori, tecnici, registi, spettatori. Le nostre letture saranno un urlo di poesia nel silenzio delle strade vuote, per chiedere con dolce insistenza la riapertura dei teatri, cinema e sale da concerto, così come di ogni istituto culturale, a partire dalle scuole in primis, che come da sempre andiamo ribadendo sono i luoghi più controllati per evitare il contagio dei corpi dal virus e i più necessari al contagio delle menti da idee e bellezze».
«Purtroppo le condizioni sono tali – specifica Castelletti – per cui ci è reso impossibile anche incontrarci tra noi attori in teatro per provare. Questo mina fortemente la nostra progettualità artistica anche per i mesi a venire. Quello che sarebbe stato il Cartellone di Modus, con tutte le sue ricche e varie proposte che ogni anno si dimostrano essere apprezzate dal nostro territorio, è ancora pubblicato sul nostro sito, ma da mesi è sovrastato dalla scritta “Sospensione delle attività dal 25/01 al …?” . In realtà siamo in una situazione di stallo sin dallo scorso 22 febbraio, a parte una breve ed acerba parentesi per una ventina di giorni in ottobre. Una situazione che sta compromettendo molto l’intero settore. E quel che è peggio e logorante è la totale incertezza per una ripartenza».
Il programma delle letture è il seguente:
- Ore 10.30 “Sogno di un uomo ridicolo”, racconto di Fedor Dostoevskij, letto da Andrea Castelletti;
- ore 11.45 “Conversazione su Tiresia (prima parte)”, testo teatrale di Andrea Camilleri, letto da Michele Vigilante;
- ore 12.15 “Un letto fra le lenticchie”, testo teatrale di Derek Benfield, letto da Patrizia Rossari;
- ore 12.45 “I racconti dei Dervisci” due racconti di Idries Shah, letti da Sergio Bonometti;
- ore 14.15 “La rosa di Paracelso” racconto di Luis Borges letto da Walter Peraro;
- ore 14.30 “La storia di Pronto Soccorso e Beauty Case” di Stefano Benni letto da Michele Matrella;
- 15 “Tre volte all’alba” di Alessandro Baricco, lettura del primo racconta letti da Laura Murari e Andrea Castelletti ;
- 15.45 “Il suono della solutine” estratto dal testo teatrale tratto dal libro di Michele Marziani letto da Guido Ruzzenenti;
- 16.15 “L’appello” di Alessandro D’Avenia, brano tratto letto da Alessia Antinori;
- 16.30 “Diario 1941-1943” di Etty Hillesum, frammenti letti da Consuelo Trematore.
«Moltissimi amici, spettatori e cittadini di Verona ci stanno dimostrando tutta al loro vicinanza e solidarietà e ancor più la voglia di tornare a sedersi sulle poltroncine rosse del Modus – specifica Castelletti – Domenica potranno passare sul marciapiedi e salutare seppur da fuori il Modus, nel rispetto dei limiti agli spostamenti imposti dal DPCM in vigore. Da parte nostra assicuriamo l’evitare di improbabili assembramenti, facendo circolare coloro che si presenteranno, nella certezza che torneremo a vivere e riempire i teatri».