"Smith & Wesson" di Alessandro Baricco con Natalino Balasso al Teatro Nuovo
Inaugura la rassegna “Il Grande Teatro”, l’8 novembre alle 20.45 con la regia di Gabriele Vacis, Smith & Wesson di Alessandro Baricco, autore che – ha scritto un critico – “non scrive testi per il teatro, bensì spettacoli che a volte si trasformano in qualcos’altro”, come è accaduto con Novecento. Repliche dal 9 al 12 novembre alle 20.45, domenica 13 alle 16.00. La rassegna è organizzata dal Comune di Verona in collaborazione col Teatro Stabile del Veneto e con Unicredit come main partner. Smith & Wesson non è il nome di una pistola, bensì quello di una coppia sgangherata: un meteorologo (Natalino Balasso) e un pescatore (Fausto Russo Alesi). In un mondo popolato da truffatori e falliti, i due vengono avvicinati da una giornalista (Camilla Nigro) alla caccia di una storia memorabile: come quella di T.D. Lemon Novecento, non a caso portata in scena sempre da Gabriele Vacis. L’allestimento dello spettacolo è del Teatro Stabile del Veneto e del Teatro Stabile di Torino.
Dopo il successo del monologo teatrale Novecento (1994) interpretato da Eugenio Allegri, monologo felicemente trasposto da Giuseppe Tornatore nel film La leggenda del pianista sull’oceano (1998), la coppia Baricco-Vacis torna al teatro. Questa volta con Smith & Wesson (2014), testo di Alessandro Baricco ispirato alla folle impresa di Annie Edson Taylor (1838-1921) che nel 1901, sessantatreenne, per un po’ di fama e di soldi, si gettò dalle cascate del Niagara rinchiusa in una botte. Baricco rivisita la storia e mette accanto alla donna (qui una giovane giornalista) due balordi che sembrano usciti da un testo di Beckett.
Natalino Balasso – scrittore e attore versatilissimo che spazia dalla televisione alla radio, dal cinema al teatro – torna al Nuovo dove un anno fa aveva interpretato, con la sua regia, La cativissima epopea di Toni Sartana. Per Fausto Russo Alesi – attore pluripremiato diretto, tra gli altri, da Luca Ronconi, Eimuntas Nekrošius e Peter Stein a teatro, e da Marco Bellocchio, Giuseppe Capotondi, Marco Tullio Giordana, Carlo Mazzacurati e Silvio Soldini al cinema – è invece il debutto al Nuovo. Come per la giovanissima Camilla Nigro che si è formata all’accademia del Teatro Stabile di Torino. Ed è proprio Rachel, da lei interpretata, a dire una delle frasi più significative del testo, non a caso riportata sulla quarta di copertina del libro di Baricco: “Son qui perché se mi arrendo questa volta, mi arrenderò tutta la vita”. Accanto a loro la voce fuori campo di Mariella Fabbris, la signora Higgins che tira i fili della trama.
«È raro – dice Gabriele Vacis – che io metta in scena testi teatrali. Di solito li scrivo con gli attori. Ho “usato”, per i miei spettacoli, testi di Shakespeare, di Goldoni, di Molière… Ma sempre come pre-testo. Come materiale per il lavoro di composizione. C’è una sola eccezione. Un testo l’ho messo in scena: Novecento di Alessandro Baricco. Ma è un’eccezione in tutti i sensi. Baricco ha scritto quel testo perché lo mettessi in scena io, con Eugenio Allegri. La stessa cosa è accaduta per Smith & Wesson. La scrittura di Baricco contiene l’azione. Quello che si deve fare è estrarla. Gli attori devono trovare un equilibrio tra l’ironia e la verità del dramma: è una cosa molto difficile. E infatti – conclude Vacis – ci vogliono attori particolari».
Tom Smith e Jerry Wesson, due personaggi che vivono di espedienti, si conoscono nei pressi delle cascate del Niagara. Smith è un meteorologo autodidatta che raccoglie su un taccuino i dati sul tempo in base ai ricordi della gente per farne statistiche e prevedere che tempo farà. Wesson è un “pescatore”, nel senso che pesca i corpi di chi si suicida gettandosi nelle cascate. Un giorno a casa di Wesson si presenta Rachel, giovane giornalista che sogna di diventare famosa con un articolo sensazionale. Ha bisogno, per questo, di una storia memorabile che è disposta a vivere in prima persona. Dato che tutti quelli che si buttano non sopravvivono, Rachel pensa di potere salire agli onori della cronaca come la prima persona a buttarsi nelle cascate e a uscirne viva. Chiede aiuto ai due per studiare come fare. L'idea è farsi chiudere in una botte a tenuta stagna. Le cose però non andranno così...
Giovedì 10 novembre alle 17.00 gli attori incontreranno il pubblico al Teatro Nuovo. L’ingresso è libero.
La rassegna ha sottoscritto il manifesto dei teatri accessibili e ha aderito all'iniziativa Teatri 10 e lode promossa dall’Associazione disMappa: compatibilmente al numero dei posti riservati, disabile e accompagnatore potranno assistere a ogni spettacolo al prezzo speciale di 10 euro.
INFORMAZIONI
Tel. 0458006100 e www.ilgrandeteatro.comune.verona.it e www.teatrostabileveneto.it
Vendita biglietti al Teatro Nuovo, tel. 0458006100. Biglietti anche tramite circuito GETICKET (numero verde sportelli Unicredit Banca abilitati 800323285) e CALL CENTER (tel.848002008). Biglietti on line su www.geticket.it. Servizio biglietteria anche presso BOX OFFICE, via Pallone 16, tel. 0458011154.
PREZZI BIGLIETTI
platea € 25,00
balconata € 22,00
galleria € 15,00
seconda galleria € 9,00