“Reality”, il reportage di Mariusz Szczygieł sbarca al Ristori con Deflorian/Tagliarini
Prosegue la stagione di Prosa del Teatro Ristori con il suo cartellone di spettacoli tutti in anteprima per il pubblico veronese. Venerdì 3 marzo alle ore 20.30 sul palcoscenico per la prima volta a Verona Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, in arte Deflorian/Tagliarini.
I due autori, registi e performer, che hanno iniziato la loro collaborazione nel 2008 con un omaggio al teatro-danza di Pina Bausch, porteranno sulle scene del Ristori il fortunato “Reality”, il reportage di Mariusz Szczygie?, che è valso a Daria Deflorian il Premio Ubu 2012 come migliore attrice protagonista; e che ha al suo attivo una lunga tournée europea con la partecipazione, tra gli altri, al prestigioso Festival d’Automne di Parigi. I due, che dal 2015 sono impegnati in una tourne?e internazionale in Francia, Svizzera e Canada, hanno da poco debuttato a Roma con il nuovo lavoro “Il cielo non e? un fondale”.
Su un palcoscenico spoglio, con pochi ed essenziali oggetti e con dei fari teatrali su piantana che loro stessi spostano, i due protagonisti spiazzano il pubblico, passando continuamente dalla finzione della scelta alla realtà del loro essere attori, presentandosi straniti e provocando sonore risate che, a poco a poco, si smorzano quando si entra nella storia di Janina Turek. Questa donna polacca, il giorno in cui il marito viene deportato ad Auschwitz decide di iniziare a scrivere diari. Per oltre cinquant’anni, annota minuziosamente su 748 quaderni, trovati alla sua morte nel 2000, “i dati” della sua vita: quante telefonate riceve e chi chiama (38.196); dove e chi incontra e saluta con un “buongiorno” (23.397); quanti appuntamenti fissa (1.922); quanti regali fa, a chi e di che genere (5.817); quante volte gioca a domino (19); quante volte va a teatro (110); quanti programmi televisivi vede (70.042).
Il testo prende avvio dal reportage dello scrittore polacco Mariusz Szczygie? che della storia di Janina Turek scrive: «Nella routine quotidiana succede sempre qualcosa. Sbrighiamo un’infinità di piccole incombenze senza aspettarci che lascino traccia nella nostra memoria, e ancor meno in quella degli altri. Le nostre azioni non vengono infatti svolte per restare nel ricordo, ma per necessità. Col tempo ogni fatica intrapresa in questo nostro quotidiano affaccendarsi viene consegnata all’ oblio. Questa donna aveva scelto come oggetto delle sue osservazioni proprio ciò che è quotidiano, e che pertanto passa inosservato».
Daria Deflorian e Antonio Tagliarini non mettono in scena un racconto teatrale, ma dialogano su quello che sanno e non sanno della loro protagonista, per creare una serie di «corto circuiti», come li definiscono, tra lei, loro e il pubblico attorno alla percezione di che cosa sia la realtà, sull’essere anonimi e unici, speciali e banali, sull’avere il quotidiano come orizzonte.
Teatro Ristori
Vicolo Valle 2/A, 37122 Verona
045.6930000
(fonte foto Teatro Ristori)