Presentazione libro "La Nave di San Fermo. Storia e immagini dall’ultimo restauro"
Dopo il successo delle visite guidate di inizio anno, un nuovo evento celebrerà il restauro del soffitto ligneo a carena di nave rovesciata della chiesa veronese di San Fermo Maggiore. Si tratta del volume scritto dalla storica dell’arte e giornalista pubblicista Erika Prandi dal titolo "La Nave di San Fermo. Storia e immagini dall’ultimo restauro". L’autrice aveva introdotto le visite guidate al prezioso manufatto medievale durante le nove domeniche programmate. «È stata un’esperienza molto stimolante – rivela Prandi - che mi ha permesso di studiare da vicino questo prezioso manufatto e di seguire i restauri che di volta in volta procedevano verso la contro facciata rivelando particolari davvero incredibili. Per questo motivo ho voluto raccontare in un libro ciò che ho visto. Volevo che ne rimanesse traccia e che fosse semplice e chiaro da leggere. L’ho pensato come un libro divulgativo rivolto a tutti».
Il libro sarà presentato domenica 11 novembre alle ore 16 direttamente nella chiesa superiore per poter ammirare, al contempo, anche il prezioso manufatto ligneo. L’evento è inserito nelle proposte culturali in occasione del Mobility Day. Dopo i saluti di monsignor Giovanni Ballarini, abate di San Zeno e presidente dell’associazione Chiese Vive, e degli assessori comunali Francesca Briani per la cultura e Marco Padovani per il decentramento, interverranno con l’autrice don Maurizio Viviani, parroco e direttore del Museo Diocesano, e Marco Cerpelloni, giornalista pubblicista collaboratore del quotidiano L’Arena che da anni segue le vicende di San Fermo.
Il volume si compone sostanzialmente di tre parti: nella prima viene raccontata la storia della chiesa e ricostruita quella del soffitto che non ha eguali in nessun altra chiesa al mondo. La sua particolarità risiede nella struttura articolata e nella pinacoteca di 416 busti di santi dipinti su tavola ancora ben conservati. Nella seconda si affronta il tema del restauro conservativo condotto sul manufatto, in particolare nel tratto oggetto di visite guidate, mentre la terza parte è dedicata alle curiosità e alle domande più frequenti che sono state fatte dai visitatori durante le nove domeniche organizzate dalla parrocchia in collaborazione con l’associazione Chiese Vive, il team di professionisti impegnati nel cantiere e l’associazione Templari Cattolici d’Italia.
Il testo è accompagnato da un ricco corredo fotografico che mostra particolari del soffitto come le colonnine delle finestre trilobate, i busti dei santi, le decorazioni e gli elementi insoliti trovati. Tra questi della stoppa da carpenteria, segni di bruciatura, una cornice intagliata interrotta,diverse scritte e molto altro ancora. Tutti dettagli invisibili dal normale piano di calpestio ma che aiutano a ricostruire la storia del soffitto, lunga ben settecento anni. Sono state documentate anche le varie fasi di restauro per mostrare come sia avvenuto e con quali strumenti.
Ad oggi non è ancora dato sapere quale sia il nome del costruttore e nulla si sa pure degli artisti che hanno dipinto la schiera dei santi. Incerta è anche la datazione che rimane nella prima metà del 1300, all'epoca della ricostruzione della chiesa ad opera dell’ordine dei frati francescani. Insomma, ai tanti interrogativi l’autrice ha cercato di dare delle risposte pur restando in una narrazione descrittiva che potessetestimoniare quanto visto da una prospettiva molto particolare.
Il libro, edito dalla Stimmgraf, è sostenuto dal Vicariato per la Cultura, l’Università e il Sociale della Diocesi di Verona, ed è patrocinato dalla parrocchia di San Fermo Maggiore, dal Comune di Verona e dall'associazione Chiese Vive. È composto da 100 pagine e il suo prezzo è di 12 euro.
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