Il piacere degli occhi | America oggi: all'Alcione il film "Hostiles" di Scott Cooper
Presentato in anteprima mondiale al Festival di Telluride e scelto come film d’apertura dalla Festa del Cinema di Roma, Hostiles rappresenta la seconda collaborazione fra l’attore Christian Bale e il regista Scott Cooper (autore anche della sceneggiatura, sviluppata da un soggetto inedito di Donald E. Stewart, Premio Oscar per Missing – Scomparso, 1982) dopo Il fuoco della vendetta – Out of the Furnace (2013).
Dalla Pennsylvania degli anni Duemila si torna quindi indietro nel tempo sino al New Mexico del 1892, dove al capitano Joseph J. Blocker, disilluso ex eroe delle guerre indiane, viene comandato di scortare il capo Cheyenne Falco Giallo e la sua famiglia per oltre mille miglia sino alla loro terra d’origine, dove l’anziano guerriero intende morire.
Per quanto Blocker odi a morte i nativi e la missione gli sembri tanto inutile quanto pericolosa, gli ordini sono ordini. Inizia così un lungo viaggio durante il quale riemergono i fantasmi del passato e alla carovana si uniscono nuovi membri, come la vedova Rosalee Quaid (unica sopravvissuta a una strage dei Comanche) e Charles Wills, un tempo sergente di Blocker e ora galeotto in attesa dell’impiccagione.
Nonostante la forma da western classico, Hostiles è soprattutto un dramma di reduci (incapaci di accettare i nuovi equilibri imposti dalla pace), la cui frase d’apertura, scritta da D.H. Lawrence, risulta quanto mai significativa: «L’anima americana è essenzialmente isolata, stoica e assassina. Non si è ancora mai disciolta».