Giovanna Zucca presenta il suo libro "Turno di notte" alla LIbreria Pagina Dodici
L’ironica e travolgente scrittrice sarà alla Libreria Pagina Dodici alle 18.30, ospite del Circolo dei Lettori di Verona, e converserà con il noto avvocato Guariente Guarienti, incontrato grazie all’omonimia con l’anatomopatologo che compare nei suoi romanzi.
Giovanna Zucca, scrittrice trevigiana impegnata in questi ultimi mesi a presentare il nuovo romanzo “Turno di notte. Lo strano caso del Fatebenesorelle” (Fazi Editore, 2016), venerdì 10 febbraio farà tappa a Verona: sarà alla Libreria Pagina Dodici (Corte Sgarzarie, 6/a) alle 18.30, ospite del negozio e del Circolo dei Lettori di Verona. Ad introdurla interverrà un moderatore d’eccezione, il noto avvocato veronese Guariente Guarienti, al quale Giovanna Zucca è legata da un’amicizia nata in modo bizzarro e inaspettato.
Protagonisti teneramente umani e imperfetti, una città di provincia, né piccola né grande, nessun eccezionale movente: “Turno di notte”, così come il precedente “Ässassinio all’Ikea” (Fazi Editore, 2015), il romanzo di maggior successo di Giovanna Zucca, si distinguono nel panorama dei gialli per il fatto di indagare una realtà vera, a noi tutti vicina e familiare, ponendo una particolare attenzione ai sentimenti, anche i meno nobili e giustificabili, come l’incapacità di accettare l’abbandono, e alle dinamiche che da essi scaturiscono.
La scrittura, poi, è schietta e vivace, e l’ironia dell’autrice tratteggia un nuovo omicidio… tutto da ridere. Nel giallo riappaiono gli amati e imperfetti personaggi di “Ässassinio all’Ikea” e sullo sfondo ancora Padova, tra luoghi reali e luoghi di fantasia come è lo scenario del crimine, il Policlinico Fatebenesorelle. Si apre una nuova indagine dunque per il commissario capo Loperfido e l’ispettore Luana Esposito, e, in modo informale, per le due amiche Erminia e Anna Laura, chiamati a identificare il colpevole e il movente dell’uccisione dell’infermiera Stefania Cantalamessa e intrecciando inevitabilmente le proprie storie personali.
Giovanna Zucca, che è infermiera all’Ospedale di Treviso, questa volta “gioca in casa”, dipingendo un ambiente, quello ospedaliero, che ben conosce: tuttavia, nel corso della vicenda, il fantomatico Fatebenefratelli diventa solo uno sfondo sul quale si esplicitano dinamiche umane presenti in qualunque comunità. Tra i personaggi che sfilano nel romanzo, si ritrova l’anatomo patologo Guariente Guarienti, che già compariva in “Ässassinio all’Ikea” e al quale Giovanna Zucca questa volta dedica più spazio e “corregge” il nome per onorare una promessa fatta ad un omonimo, il noto avvocato veronese.
Tutto ebbe inizio un paio di anni fa, quando l’avvocato Guarienti notò in una libreria il precedente giallo della scrittrice e sfogliandolo scorse in una pagina il riferimento a tal “Guarente Guarenti”. Acquistò e lesse il libro e, giunto alla fine, scrisse alla Zucca che quell’uomo burbero e “vecchio stampo” era proprio lui, chiedendole tuttavia che fine avessero fatto le sue “due i” dopo la erre di nome e cognome. Da qui la promessa dell’autrice, che già Guarienti moderò ad una presentazione a Verona nel 2015: “Se verrà fatta una ristampa del libro aggiungerò le due i e sarà Guariente Guarienti”.
Poi però è accaduto di meglio, il libro è stato un successo ed è seguito un secondo episodio, appunto “Turno di notte”, dove non solo “Guarente Guarenti” diventa “Guariente Guarienti”, ma anche ottiene uno spazio più ampio con l’inserimento di un referto che è un piccolo capolavoro.
(fonte foto Koinè Comunicazione)