Al Teatro Camploy di Verona "Best Regards", la lettera danzata di Marco D’Agostin
"Best Regards", la lettera danzata di Marco D’Agostin, va in scena al Teatro Camploy venerdì 18 febbraio. Nell’epoca della messaggistica istantanea il coreografo performer posa lo sguardo su una modalità di comunicazione e relazione lontana dal presente, lo scambio epistolare, attraverso uno spettacolo di grande coinvolgimento emotivo. Una lettera scritta, un tributo danzato al maestro Nigel Charnock.
Lo spettacolo, inserito nel cartellone della rassegna L’Altro Teatro organizzata dal Comune di Verona, «è la lettera che scrivo, con anni di ritardo, a qualcuno che non risponderà? mai» spiega D’Agostin. Si tratta di una performance di danza e narrazione che trova la sua genesi in una lettera mai recapitata che la danzatrice e coreografa Wendy Houstoun scrisse al suo amico e collega Nigel Charnock pochi giorni prima che quest’ultimo morisse, e dall’incontro di D’Agostin con Charnock, avvenuto nel 2010. Charnock, uno dei fondatori dei DV8 – Physical Theatre negli anni ’80, formidabile performer e coreografo, con il suo stile ha allargato le maglie della danza contemporanea. «Con i suoi spettacoli, esplosioni ipercinetiche in cui il canto, la danza, il grido, l’improvvisazione, la finzione e la realtà palpabile della performance restavano sospesi sul vuoto abissale – aggiunge D’Agostin -, in lui tutto era energia, desiderio, volontà . Agli occhi di chi lo ha conosciuto rappresentava la possibilità che in scena tutto potesse accadere ed esplodere».
Sulla scia dell’energia esplosiva dell’arte di Charnoch, Best Regards è un assolo vorace, un lavoro sulla rabbia, soprattutto sulla rabbia del primo amore: quello che, per Marco D’Agostin c’era prima che la danza diventasse un mestiere. Prima della scrittura, della progettazione, della restituzione di un senso e di un’unità. L’amore che si sprigiona solo dal palco, di fronte agli altri, sudato e livido, a cantare e danzare. Un atto di disperata nostalgia non per il mondo com’era, ma per il mondo come appariva all’allora giovane aspirante performer.
Una danza che è narrazione, vicina alla prosa, una sorta di esercizio di divinazione che accade nel cuore dello spettatore. Lo spettacolo sul palco è un assolo, ma frutto di un articolato lavoro corale realizzato grazie alla collaborazione con Chiara Bersani, Azzura D’Agostin e Wendy Huston ai testi, Lska per il suono e le grafiche, Giulia Pastore per le luci e Andrea Sanson per le scene. È stato alla Biennale Danza di Venezia nel 2021 e nominato come miglior spettacolo di danza ai Premi Ubu 2021 .
Informazioni e contatti
Programma completo sul sito www.comune.verona.it, sulla pagina facebook L’Altro Teatro Verona, sul profilo Instagram L’Altro Teatro Verona.Camploy.
Biglietti. I biglietti degli spettacoli sono in vendita da Box Office Verona - via Pallone 16 - tel. 045 80 11 154. E online sui circuiti https://www.boxol.it/BoxofficeLive/it , www.boxofficelive.it e www.myarteven.it.