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Incontro operativo tra istituzioni e stakeholders verso Verona olimpica: «Evento planetario per eccellenza»

«Il vantaggio ad essere città olimpica è duplice: non solo risorse in arrivo per le opere pubbliche, ma anche una data certa entro la quale realizzarle», ha spiegato il primo cittadino scaligero Federico Sboarina

Verona olimpica è dietro l’angolo. Nel 2026 tutto dovrà essere pronto per l’evento planetario per eccellenza, dalle infrastrutture all’abbattimento delle barriere architettoniche, con il check up completo degli eventi e delle opere già fissato al 2025. Motori già accesi, quindi, con la fase organizzativa nel vivo. Se ne è avuta prova oggi in Gran Guardia, dove si è svolto l’evento "I Giochi incontrano i territori: progetti e opportunità", un faccia a faccia operativo tra il comitato promotore, le istituzioni e i principali stake holders cittadini, per entrare nel merito di progetti e investimenti. Oltre al sindaco, vi hanno partecipato tra gli altri anche il governatore del Veneto Luca Zaia e il presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò.

«Le olimpiadi stanno a Verona come l’Expo sta a Milano - ha detto il sindaco Federico Sboarina -. I giochi olimpici sono l’evento planetario per eccellenza, e Verona diventerà il centro del mondo. Questa è senza dubbio la più straordinaria occasione di crescita per Verona e il Veneto degli ultimi decenni, ricordo che le ultime grandi opere che hanno cambiato la città risalgono ai mondiali del ’90. Un’opportunità senza precedenti, che, grazie al governatore Zaia e al presidente del Coni Malagò, abbiamo colto al volo, consapevoli di ciò che tale evento rappresenta per la crescita, la promozione e lo sviluppo del nostro territorio».

Il primo cittadino scaligero Federico Sboarina ha quindi aggiunto: «Il vantaggio ad essere città olimpica è duplice: non solo risorse in arrivo per le opere pubbliche ma anche una data certa entro la quale realizzarle. Per questo ho chiesto l'accelerazione dei progetti in corso e di quelli da realizzare ex novo, interventi epocali come l’abbattimento delle barriere architettoniche in arena per un anfiteatro accessibile a tutti, visibilità e promozione delle nostre eccellenze in tutto il mondo. Sono solo alcune delle ricadute che i giochi olimpici avranno sulla nostra città, dall’alta velocità alla variante alla statale 12, dal ribaltamento del casello di Verona sud all’ampliamento dell’aeroporto. Per non parlare del valore "turistico", con due milioni di visitatori fisicamente attesi durante i giochi e i 4 miliardi che si collegheranno via web o tv per vedere le due cerimonie in arena che chiuderanno i giochi olimpici e apriranno i paralimpici. Stiamo lavorando senza sosta per farci trovare pronti. Il futuro, - ha concluso Federico Sboarina - a Verona è già in costruzione».

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