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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

giusto fare sacrifici, ma non le banche...

Tremonti fa credito, con i nostri soldi, agli istituti

“Ma cos’è questa crisi?“ All’inizio dell’anno eravamo sul lastrico, i consumi a picco, le banche in odore di fallimento ed ecco che arrivano altri BOND, non certamente Argentini, ma del Ministro Tremonti che per salvare l’economia di questa povera Italia pensa bene di aprire una linea di credito, con i nostri soldi, alle banche italiane per salvarle dalla bancarotta con l’invito di usare questo credito al fine di consentire alle PMI la possibilità ad non chiudere l’attività con conseguente licenziamento dei propri collaboratori.
Encomiabile l’iniziativa del Ministro, nulla da eccepire, se dobbiamo risalire la china è giusto che tutti diano il loro apporto, a differenza del sistema bancario che, invece di remare a favore, ha pensato bene di attraccare la nave al molo ed attendere che la tempesta finisca, senza dare quell’apporto creditizio alle imprese bisognose, accaparrandosi il T BOND e facendone uso per i loro scopi finanziari, bloccando la ripresa economica e chiudendo i rubinetti del credito alle imprese, non da ultimo alle famiglie sempre più appesantite da spese correnti che erodono lo stipendio.
Come si può permettere al potere economico/finanziario di fare il bello e cattivo tempo in uno stato democratico? Semplice, non andando ad aprire i loro armadi, questa crisi mondiale è stata ben pilotata dalla cosiddetta globalizzazione bancaria per il solo scopo dei propri interessi. Ministro Tremonti ha ricevuto una risposta dall’ABI a riguardo del suo invito? Penso proprio che, se avrà una risposta sarà la solita, “Allo stato attuale della situazione di crisi mondiale, non vi sono risorse finanziarie per un impegno creditizio a breve termine “.
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