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Confidi Veneto attiva la convenzione di cogaranzia

Confidi Veneto è la prima cooperativa di garanzia ad aver resa operativa la convenzione di cogaranzia con Mediocredito Centrale, che agevola ulteriormente l'accesso al credito bancario da parte dei soci

Confidi Veneto è  la prima cooperativa di garanzia ad aver resa operativa la convenzione di cogaranzia con Mediocredito Centrale, che agevola ulteriormente l’accesso al credito bancario da parte dei soci. Può infatti prestare la propria garanzia assieme a quella del Fondo di garanzia nazionale.

“Grazie a questa convenzione ad hoc stipulata tra Confidi Veneto – cooperativa di garanzia di Confcommercio Imprese per l’Italia di Verona – e Mediocredito Centrale, gestore del Fondo di garanzia, ed in virtù di una integrazione alla convenzione vigente con Unicredit per rendere operativo questo strumento, arriviamo ad una agevolazione facilmente accessibile a tutte le imprese socie”, sottolinea il presidente di Confidi Veneto Maurizio Danese.

Il Fondo di garanzia utilizza vari modelli di valutazione; il più agevole è quello che prevede la prestazione di garanzia per un finanziamento con un importo base di 20.000 euro in presenza di almeno un utile negli ultimi due esercizi approvati o se l’eventuale perdita nell’ultimo esercizio non supera il 10% del fatturato.

Dall’importo base di 20.000 euro si può arrivare a 100.000 euro utilizzando i seguenti parametri: anzianità dell’impresa: (1.000 euro in più per ogni anno di attività fino ad un massimo di 20.000); numero degli addetti: (5.000 in più per addetto fino ad un massimo di 20.000); se il finanziamento è a fronte di investimenti già effettuati: (+ 20% dell’imponibile in fattura fino ad un massimo di 30.000 euro);  se il finanziamento a fronte di investimenti da effettuare: (+ 10% dell’imponibile del preventivo fino ad un massimo di 20.000 euro); se l’incremento del fatturato nell’ultimo esercizio è di almeno il 5%, (10.000 euro);  se l’immobile aziendale è di proprietà dell’impresa, (+ 40.000 mila euro),       acquisito in leasing, (+ 20.000 euro) o è detenuto con contratto di locazione con durata residua non inferiore alla durata del finanziamento, (+ 15.000 euro).

 “Per esempio – conclude Danese – un’ impresa con almeno un utile negli ultimi due esercizi, con 5 anni di attività, potrebbe ottenere un finanziamento di 25.000 euro; il titolare nelle imprese individuali conta come “addetto”, ed il finanziamento arriverebbe a 30.000 euro; se avesse incrementato il fatturato nell’ultimo esercizio, arriverebbe a 50.000 euro e così via, fino a 100.000 euro”.

“Non sono parametri difficili da calcolare, l’importante è aver avuto almeno un utile negli ultimi due esercizi approvati ed una eventuale perdita nell’ultimo esercizio non superiore al 10% del fatturato”, evidenzia Confidi Veneto.

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