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Economia

Casartigiani punta ancora il dito sugli aumenti Rc auto

Il presidente Prando: "Aprire un tavolo con la Provincia per decidere l'uso del denaro incassato"

Casartigiani Verona continua a mettere nel mirino l'aumento del 3,5% dell'aliquota Rc auto decisa dalla Provincia. "La decisione sarà anche stata presa a livello di Unione delle Province italiane - afferma in una nota il presidente dell'associazione Andrea Prando - ma probabilmente non si trattava di un diktat che obbligava all’applicazione, né tantomeno nella misura massima del 3,5%. Infatti, a quanto ci risulta, in Veneto Padova e Vicenza hanno optato per la non applicazione e a livello nazionale vi hanno fatto ricorso finora 37 provincie su 110".

Sulla base di questi dati gli artigiani scaligeri non capiscono la decisione voluta dall'amministrazione Miozzi: "Verona si è mossa con grande celerità - continua Prando - Inoltre non possiamo non notare che, invece della semplificazione, i primi passi del federalismo locale portano al raddoppio delle tasse, che a questo punto piovono sulle teste dei cittadini sia dallo Stato che dagli enti locali. Ma più di tutto preme sottolineare che sarebbe opportuno aprire una concertazione sull'utilizzo del denaro così incassato. Avremo diversi suggerimenti in proposito riguardanti possibili incentivi di supporto a una ripresa economica. Nel momento in cui i dati diffusi da Unioncamere sull’andamento del sistema imprenditoriale veneto nel terzo trimestre mostrano che nella nostra regione sono le piccole aziende e quelle artigiane  a soffrire di più - conclude il presidente di Casartigiani - sarebbe bello se la Provincia impiegasse almeno una parte di quel denaro per sostenere, ad esempio, l’acquisto di mezzi ecologici. Una scelta che avrebbe ricadute positive non solo per gli artigiani, ma anche per le aziende automobilistiche e l’ambiente in cui viviamo e lavoriamo".

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