Le ricette della tradizione veronese: radecèle còte e condìde
Della preparazione di questo contorno le nostre nonne ne hanno fatto una vera arte, portandolo in tavola soprattutto con l'arrivo dell'autunno, solitamente in accompagnamento alla carne
Se andiamo a parlare con una persona un po' in là con gli anni, ci racconterà che un tempo le radecele accompagnavano quasi sempre il codeghin e che si usava conservarle spesso in vasetti di vetro per non restarne mai senza. Si tratta quindi di una tradizione culinaria che si tramanda oramai da generazioni e che anche oggi, seppur in tono minore, prosegue all'interno delle case dei veronesi.
GLI INGREDIENTI:
- 1 kg di radicchio spontaneo;
- olio extravergine d'oliva;
- sale;
- pepe.
IL PROCEDIMENTO: Pulite i radicchi raschiando la terra dalle radici ed eliminando le foglie esterne più dure e secche. Scuoteteli affinché perdano la terra o i fili d'erba che possono contenere e lavateli accuratamente e ripetutamente. In una grande pentola portate a bollire un'abbondante quantità d'acqua, immergete i radicchi e lessateli fino a che risulteranno della consistenza a voi gradita. Scolateli, strizzateli bene e serviteli conditi con olio, sale e pepe