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Poste Italiane: Femminile Plurale

Dalle telegrafiste di fine ‘800 alle manager di oggi, le donne contribuiscono alla crescita di Poste Italiane. In occasione dell’8 marzo l’azienda dedica loro un omaggio filatelico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeronaSera

Si ispira ad Andy Warhol e ai suoi celebri ritratti la cartolina che Poste Italiane ha realizzato in occasione dell’8 marzo e che sarà distribuita gratuitamente alle donne che entreranno negli uffici postali con sportello filatelico di tutta Italia. In provincia di Verona saranno disponibili presso lo Spazio Filatelia di Verona (via Teatro Filarmonico 11) e presso gli uffici postali di Bussolengo (via Foro Boario), Legnago (p.tta Cinque Martiri), San Bonifacio (via Camporosolo), San Martino Buon Albergo (via Radisi) e Villafranca di Verona (via Napoleone). Dallo stesso giorno saranno disponibili anche quattro francobolli dedicati al genio femminile italiano, emessi dal Ministero dello Sviluppo Economico e appartenenti alla serie tematica “Le eccellenze del sapere”: un omaggio al mondo femminile che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo di Poste Italiane fin dalla sua nascita, a metà dell’Ottocento, quando in azienda arrivarono le prime telegrafiste. Oggi, le donne in Poste Italiane rappresentano circa il 54% della popolazione aziendale e circa il 59% dei lavoratori laureati, guidano, in media, il 58% degli uffici postali con punte che superano il 70% in diverse regioni e svolgono ruoli dirigenziali di primo piano a partire dalla Presidente. A Verona e provincia le donne sono il 70% negli uffici postali e il 41% tra gli addetti al recapito. Una presenza resa possibile anche grazie alle politiche aziendali per le pari opportunità e alle iniziative in tema di welfare: tra queste la realizzazione di asili nido, l’assegnazione di “parcheggi rosa” alle lavoratrici in stato di gravidanza, l’adozione di modelli flessibili di organizzazione del lavoro che consentono ai dipendenti di conciliare gli impegni professionali con le esigenze personali e familiari, l’introduzione di percorsi formativi innovativi come “Maam U (Maternity As a Master)”, i piani di prevenzione sanitaria personalizzati, le azioni di sensibilizzazione e di formazione plurale a sostegno della diffusione di una cultura d’impresa inclusiva.

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