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«Oltre il 93% degli incidenti stradali deriva da comportamenti del guidatore»

Nuovo video della campagna "Quando guidi, Guida e Basta", realizzato da Anas in collaborazione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Polizia di Stato

Basta con le distrazioni. Basta con l’uso del cellulare alla guida. E basta con l'alcol e le droghe prima di mettersi alla guida. Il viaggio su strada non deve rappresentare un rischio per la propria vita e per quella degli altri. Nel nuovo spot sulla sicurezza stradale, presentato da Anas, la slogan è diretto e chiaro: "Quando guidi, Guida e Basta".

Il video è stato realizzato da Anas in collaborazione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Polizia di Stato. «L'impegno di Anas per garantire sicurezza sulle strade è costante e quotidiano - ha dichiarato l'amministratore delegato Aldo Isi - attraverso la manutenzione, il controllo e il monitoraggio delle infrastrutture. Ma si deve affiancare il comportamento corretto alla guida. Rispettare il codice della strada e guidare senza distrazioni non può essere un optional, ma un dovere di tutti. Solo così possiamo raggiungere l'obiettivo di riduzione degli incidenti del 50% entro il 2030 e zero vittime entro il 2050. Ricordiamo che oltre il 93% degli incidenti stradali deriva dal comportamento del guidatore: distrazione, velocità eccessiva, guida in stato di alterazione. È responsabilità e priorità di tutti noi sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni e diffondere in ogni settore sociale una nuova cultura della sicurezza stradale. La campagna "Guida e Basta", nata nel 2015, è dedicata proprio ai rischi che derivano dalle cattive abitudini alla guida. Siamo impegnati anche in numerosi progetti educativi realizzati con il supporto di testimonial del mondo dello spettacolo e dello sport, finalizzati alla prevenzione e al contrasto dell’incidentalità».

«Purtroppo, quest’anno stiamo registrando, nell’incidentalità stradale, un trend lineare con dati che devono far riflettere seriamente sulle strategie da adottare per aggredire l’obiettivo europeo del 2030 del dimezzamento del numero di vittime sulle nostre strade - ha dichiara Filiberto Mastrapasqua, direttore della Polizia Stradale - Fra le altre, la prevenzione realizzata attraverso la comunicazione è senza dubbio la chiave di volta per affrontare efficacemente il fenomeno dell’incidentalità che vede, quale prima causa, la distrazione seguita dalla velocità. Telefonare, chattare o riprendersi mentre si guida, sono comportamenti azzardati e pericolosi che devono essere evitati. Guidare con prudenza deve entrare a far parte del bagaglio culturale di ciascuno di noi».

L’impianto della narrazione del nuovo spot è incentrato su due gruppi di giovani, il target principale a cui destinato il messaggio, che stanno andando in discoteca su due diverse vetture. Con un montaggio alternato e l’uso di inquadrature verticali, che richiamano il linguaggio dei social network, si notano i comportamenti contrapposti: la condotta scorretta degli uni (uso del cellulare, realizzazione di video e foto, cintura di sicurezza non indossata) contro quella corretta degli altri. Solo questi ultimi giungeranno a destinazione. Il messaggio è chiaro: la distrazione, l’uso smodato del telefono e dei social durante la guida sono comportamenti pericolosi per sé e per gli altri. Molto spesso risultano fatali. Oltre alla distrazione, anche l’eccessiva sicurezza nel comportamento alla guida è un dato significativo che contribuisce all’aumento degli incidenti stradali.

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