Pellissier si racconta ai microfoni di DAZN in attesa di Chievo-Milan
Chievo-Milan in esclusiva sabato alle 20.30
Che differenze ci sono tra il primo Sergio Pellissier e quello di oggi?
Ho la stessa determinazione e la stessa voglia di dimostrare di essere ancora qualcuno. Indubbiamente in quegli anni avevo altre qualità fisiche e di conseguenza riuscivo a dare di più di adesso. Adesso invece, essendo più esperto, riesco a dosare meglio le fatiche e a sfruttare i momenti giusti.
Qual è la cosa più bella che ti ha detto il presidente Campedelli per convincerti a rimanere?
Quando un presidente ti dice: ‘Finché vorrà giocare, ci sarà sempre un contratto per lei’, questo vuol dire che crede in te. Lo dimostra in tutto quello che fa. Ho sempre lottato per dimostrare a tutti che il presidente ha avuto ragione a volermi tenere per tutti questi anni.
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Recentemente hai usato parole forti sulla tua pagina Instagram: ‘A nessuno importa di quello che accadrà al Chievo’.
Indubbiamente quando le cose non vanno bene e ti vedi crollare il mondo addosso, ti sfoghi in qualsiasi modo. In questo momento provo rabbia, delusione e una marea di sentimenti contrastanti perché questa è la mia famiglia. Ho vissuto in questa società per diciannove anni e probabilmente finirò qui la mia carriera. Dispiace tanto perché non avrei mai voluto concludere la mia avventura con una retrocessione o con un stagione in Serie B. Mi sarebbe piaciuto vedere il Chievo sempre ai massimi livelli.