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Hellas travolto dal Napoli, Cioffi: «Credo nei ragazzi, ma abbiamo bisogno di aiuto»

Il tecnico gialloblù dopo la sconfitta all'esordio rimediata contro i partenopei: «Contento dei primi 60 minuti, dobbiamo continuare a lavorare. Servono tre o quattro acquisti, sono convinto che la società interverrà»

L'Hellas Verona targato Gabriele Cioffi parte male la sua avventura nel nuovo campionato di Serie A, incassando subito una cinquina dal Napoli al Bentegodi.

In un Ferragosto di festa per i tifosi, i gialloblù si portano per primi in vantaggio con il tap-in al volo di Lasagna sugli sviluppi di un corner. Dopodiché, il colpo di testa di Kvaratskhelia e l'appoggio a rete di Osimhen su cross da calcio d'angolo firmano il sorpasso partenopeo nel corso del primo tempo. Nella ripresa gli scaligeri si riportano in parità con l'incornata di Henry, ma poi gli azzurri dilagano con le incursioni vincenti di Zielinski, Lobotka e Politano.

Di seguito le principali dichiarazioni del tecnico toscano al termine dell'incontro, riportate sul sito ufficiale del Club gialloblù:

Un Verona che ha lottato, ma non è bastato... «Ci sono tanti giocatori che sono alla ribalta dal primo momento, e quindi vanno aiutati, come vado aiutato io, altrimenti si mandano allo sbando ragazzi di valore. Da un giocatore come Amione, che ha fatto 16 presenze in B, non puoi aspettarti Maldini, sebbene io sia contento della sua prestazione e del suo esordio. Hongla ha fatto la Coppa d'Africa e ha giocato 15-16 partite l'anno scorso, Retsos aveva una sola presenza di 3' in Serie A. Questi ragazzi vanno aiutati con tre o quattro acquisti d'esperienza. Sono convinto che entro il 31 agosto la società interverrà. I cantieri si fanno dalle fondamenta, oggi si vede uno scheletro. C'è un giocatore che è partito, Simeone, e altri che sono ancora lì in bilico. Ma ho fiducia sul fatto che la società interverrà. Sono preoccupato, ma credo in quello che faccio. Il calcio è soprattutto testa, e quindi ne possiamo uscire tutti insieme: l'appello alla guerra sta a significare che abbiamo dei limiti. Siamo in difficoltà, che siamo riusciti in parte a camuffare. Quando dico che ci vuole umiltà da parte di tutti nel vedere il nuovo Verona, ci vuole: non si può andare alti come un tempo, perché andando alti abbiamo preso due gol. La brusca sveglia della partita di Coppa è servita a capire chi è davvero il Verona, che ha giocatori appetibili che sono diventati tali sputando sangue. Senza questo, sono giocatori normali. Ci siamo parlati, e questo è servito ad avere un'ottima reazione, che è durata 50, 60 o 70 minuti. Io credo molto nei miei ragazzi e dobbiamo continuare a lavorare».

Non è bastata la rete di Thomas Henry, a segno per la prima volta in campionato con la sua nuova maglia. Queste le parole dell'attaccante, anch'esse riportate sul sito ufficiale del Club scaligero:

Contento per il primo gol in gialloblù? «Difficile gioire oggi, dato che purtroppo non abbiamo raccolto punti, che era la cosa più importante per la squadra. Abbiamo subito troppi gol e dobbiamo continuare a lavorare».

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