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Gli stati generali della sanit veronese in Gran Guardia

Luned 20 giugno alle 20 un convegno per delineare la riorganizzazione degli ospedali scaligeri

Un modello che distingue il servizio rivolto al territorio e l'alta specializzazione per una riorganizzazione della sanità veronese. Sulla scia del sistema integrato di cure tra ospedale e territorio, avanzato nei mesi scorsi dalla Regione, tutte le professionalità del panorama sanitario locale veronese – medici di famiglia, pediatri, medici ospedalieri – si riuniranno per presentare la proposta a vocazione strategica in sintonia con direttori generali e istituzioni.

Il convegno “Nuovi orizzonti della sanità veronese” in programma lunedì 20 giugno alle ore 20.00 nella sala Convegni del palazzo della Gran Guardia
ospiterà il confronto tra istituzioni e categorie professionali. Significative le sigle promotrici dell'evento, che rispecchiano le professionalità mediche ed ospedaliere del territorio: FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), SUMAI (Sindacato Unico di Medicina Ambulatoriale Italiana), ANAAO-ASSOMED (Associazione Medici Dirigenti), AAROI (Associazioni Anestesisti Rianimatori), CIMO (Coordinamento Italiano Medici Ospedalieri) e ANPO (Associazione nazionale Primari Ospedalieri).

Come cambierà l'erogazione delle cure nel nuovo modello veronese? "In attesa del progetto di riorganizzazione delle cure primarie regionale, la nostra proposta si colloca nel segno di un cambiamento anzitutto geografico – spiega Francesco Spangaro, coordinatore del convegno -. Il polo di Borgo Roma si rivolgerà al territorio (country hospital) mentre le specialità verranno spostate a Borgo Trento, che quindi diventerà il nuovo polo chirurgico di riferimento ad alta specializzazione". In pratica, secondo questo modello i pazienti con patologie di media intensità, a cui saranno riservati un certo numero di posti letto, potranno essere curati direttamente dai medici di famiglia  (non dai medici ospedalieri) all'interno dell'ospedale di Borgo Roma.
 
"Un modello innovativo che riprende l'esperienza lombarda dei CReG (Chronic Related Groups) per l'assistenza delle patologie croniche sul territorio e dove in ogni momento il medico di base può richiedere una consulenza specialistica se lo ritiene necessario" precisa Spangaro. Si tratta dunque di un “sistema di rimando” che coinvolge tutte le professionalità in nuovi aspetti organizzativi nelle modalità di erogazione delle cure primarie ed assistenziali. Al convegno saranno presenti anche le istituzioni politiche e sanitarie del territorio. Parteciperanno il sindaco di Verona, Flavio Tosi, l'assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, Sandro Caffi, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Verona, e Maria Giuseppina Bonavina, direttore generale dell'Ulss 20.
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