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Lunedì, 29 Aprile 2024

Società con fittizia residenza all'estero: 45enne veronese denunciato per evasione fiscale

L'azienda opera nel settore dell’“organizzazione di fiere ed eventi” nel mondo delle due ruote e avrebbe dichiarato di avere sede in Repubblica Ceca, ma strutture operative e magazzino sarebbero situati nella zona del Garda

Si presenterebbe come una società con sede in Repubblica Ceca ma di fatto svolgerebbe la propria attività in Italia, con una struttura operativa a Bardolino e un magazzino a Castelnuovo del Garda, omettendo di presentare la dichiarazione dei redditi prodotti sul suolo nazionale e di versare le relative imposte all’erario.
Il tutto sarebbe stato scoperto dai finanzieri del Comando provinciale di Verona, in seguito ad una preliminare attività info-investigativa, condotta anche attraverso l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo, e dai successivi appostamenti che avrebbero evidenziato l’effettiva operatività dell’impresa in territorio italiano. 
Tale società infatti, risulta attiva nel settore dell’“organizzazione di fiere ed eventi” nel mondo delle due ruote.

Le Fiamme Gialle della Tenenza di Bardolino hanno contestato a questa i redditi prodotti in Italia e denunciato per evasione fiscale il legale rappresentante, nonché amministratore unico, un veronese di 45 anni.
Le successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Verona, avrebbero confermato le iniziali ipotesi investigative. Infatti, attraverso l’emissione di un Ordine di Indagine Europeo, inoltrato tramite il canale per la cooperazione giudiziaria europea EUROJUST alla competente autorità giudiziaria della Repubblica Ceca, sarebbe stato accertato che la società estera aveva sede a Praga in uno scantinato di 20 metri quadrati, adibito ad uso ufficio, dove risultavano domiciliate, tra l’altro, altre 1.000 società di varia nazionalità.

L’utilizzo del locale, condiviso con tutte le società domiciliate, era concesso dal proprietario, il quale forniva tra l’altro anche un servizio di ritiro della corrispondenza attraverso l’impiego di una cassetta postale collettiva, in uso comune a tutte le società clienti.

La società estera ha definito le imposte con l’Agenzia delle Entrate versando circa un milione di euro nelle casse dello Stato.

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