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Conquistato l'Everest con l'atleta paralimpico Lanfri, Montanari racconta la "lunga scalata verso la felicità"

La guida alpina 41enne ha scalato oltre 20 vette tra i 6 mila e gli 8 mila metri e giovedì 25 agosto, ad Affi, parlerà della sua ultima impresa compiuta il 13 maggio, forse la più grande di tutte

Insieme all'atleta paralimpico Andrea Lanfri, il 13 maggio scorso ha raggiunto il tetto del mondo, ovvero la vetta del monte Everest. Luca Montanari, 41 anni, guida alpina, residente ad Affi, giovedì 25 agosto racconterà la sua esperienza nell'incontro “Una lunga scalata verso la felicità”, che si terrà nel parco della biblioteca del comune veronese. 

Dal 2007 ad oggi, Montanari ha scalato oltre 20 vette tra i 6 mila e gli 8 mila metri, ma forse la sua più grande impresa è proprio quella che lo ha visto conquistare l'Everest con Lanfri. 

Luca e Andrea 2-2

«La mia avventura con Andrea è cominciata nel 2019, quando l’ho conosciuto - spiega Montanari - Prima di allora, non sapevo la sua storia: colpito da una meningite fulminante all’età di 29 anni e rimasto senza arti inferiori e senza sette dita, Andrea è stato in grado di ripensare completamente la sua vita ricreando nuovi equilibri, nuove quotidianità e nuovi obiettivi».
Obiettivi che l’hanno portato a vincere una medaglia di bronzo ai campionati europei paralimpici sui 200 metri e un argento ai mondiali nella staffetta 4x400, per poi arrivare all’arrampicata e all’alpinismo, per toccare la meta più alta.
«Una lunga scalata verso la felicità non è solo il titolo dell’incontro ma quello che esattamente è stato l’Everest per noi - prosegue la guida alpina - È importante non tanto quello che abbiamo fatto ma il come l’abbiamo fatto».
Felicità che, spiega Montanari, «gode della proprietà transitiva. Stabilisce una relazione binaria tra le persone che hanno in comune una passione, un sogno o un sentire e le mette in connessione tra loro. Ma va ben oltre un principio matematico: travalica gli insiemi, ne abbatte i confini e moltiplica i suoi effetti all’infinito. Questo fa la felicità, se condivisa».

Luca e Andrea al campo-2

E giovedì sarà un momento per condividerla anche con quanti decideranno di partecipare all’incontro. «Quello che ha fatto e che fa Luca è straordinario - dice il sindaco di Affi, Marco Sega -. Volevamo applaudirlo e regalarci una serata in sua presenza».

Luca e Andrea-3

Al termine dell’incontro il primo cittadino consegnerà all’alpinista un riconoscimento a nome del Comune: una formella in bronzo raffigurante il Monte Moscal.
Montanari racconterà la spedizione, i momenti difficili, quelli più belli. Ci sarà spazio per rispondere a domande e curiosità, e anche per parlare del momento difficile che stanno vivendo le montagne sotto il peso del cambiamento climatico. Durante la serata verrà proiettato un video dell’impresa. «Dopo aver toccato il cielo "con tre dita", come ama dire Andrea, ho ancora più chiaro in mente che ognuno ha il suo Everest da scalare, che ogni percorso di vita costa sforzi, fatica e talvolta pericoli da superare - conclude la guida alpina -. Ma con le persone niente si disperde e ogni cosa torna al suo posto, preparando ognuno di noi alla sua salita più bella, la verità è che tutti noi abbiamo i numeri, la forza e le capacità per realizzare quello che vogliamo. Dobbiamo solo avere fiducia in noi, nelle persone, nella vita e lasciarci guidare dalla felicità».

Locandina Luca Montanari-2

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