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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Villafranca di Verona

Elezioni amministrative 2023, come si vota: preferenze, ballottaggio e voto disgiunto

Preferenze, voto disgiunto, ballottaggio: quello che devono sapere gli elettori per esprimere il loro voto

Tra i Comuni che il 14 e il 15 maggio eleggeranno il nuovo sindaco e la nuova giunta, 7 sono in provincia di Verona: Villafranca, Bussolengo e Sona, quelli con più di 15 mila abitanti; Ferrara di Monte Baldo, San Mauro di Saline, Lazise e Castel d'Azzano, quelli sotto i 15 mila. 
La legge elettorale cui si fa riferimento per eleggere le nuove amministrazioni comunali fa riferimento al Testo unico degli Enti locali, varato nel 2000 e poi modificato in più occasioni, che stabilisce le procedure del caso, dividendo sostanzialmente i Comuni in due categorie: quelli oltre i 15 mila abitanti, che possono andare al ballottaggio, e quelli sotto i 15 mila, i cui giochi si concludono al primo turno. 

Comuni fino a 15 mila abitanti: come si vota

Come detto, nei Comuni con una popolazione fino a 15 mila abitanti è previsto un solo turno elettorale, senza il ballottaggio. Non è necessaria la maggioranza assoluta dei voti (il 50%+1 per intenderci) e il candidato che ne ottiene il numero maggiore viene eletto come sindaco.
Ogni aspirante primo cittadino presenta inoltre una lista di candidati al consiglio comunale che, in caso di vittoria alla tornata elettorale, viene occupato per due terzi dagli eletti, mentre il terzo restante viene diviso in modo proporzionale tra le liste d'appoggio agli altri candidati sindaco: il primo seggio è destinato al candidato sindaco, cui seguono i consiglieri che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze. 
Nell'eventualità in cui ci sia una sola lista candidata per il rinnovo dell'amministrazione, è in ogni caso necessario, perché l'elezione sia valida, che questa ottenga almeno il 50% dei voti totali e che vada a votare almeno il 50% degli elettori. 
Per questi territori non è previsto il ballottaggio tranne in un caso, quando tra due candidati c'è assoluta parità di voti: in questo tipo di situazione, la domenica successiva si svolgerà il secondo turno e in caso di nuova parità verrà eletto il più anziano. 
Infine non è possibile effettuare il voto disgiunto, ovvero votare per un candidato sindaco e poi per un consigliere che appartiene a una lista diversa dalla sua: sulla scheda elettorale è dunque possibile porre una sola "X" sul nome del candidato scelto o sul simbolo della lista elettorale. È possibile esprimere solamente la preferenza per il consiglio comunale, ma in quel caso il voto verrà assegnato automaticamente al candidato sindaco cui fa riferimento il consigliere. 

Comuni con più di 15 mila abitanti: come si vota

Nei Comuni che contano una popolazione superiore ai 15 mila abitanti vige un sistema maggioritario, cioè per essere eletti come sindaco al primo turno occorre ottennere la maggioranza assoluta delle preferenze, quindi il 50%+1 dei voti. Nel caso in cui questa condizione non si verifichi si andrà al ballottaggio, che avrà luogo due settimane dopo tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti: diventerà sindaco chi si aggiudicherà il testa a testa. 
I candidati possono essere sostenuti da una o più liste per il consiglio comunale, che vedrà il 60% dei seggi assegnati al vincitore, mentre i restanti verranno spartiti tra le liste sconfitte in modo proporzionale in base alle preferenze ottenute. I primi seggi vengono assegnati ai candidati sindaco e poi ai consiglieri in base ai voti ottenuti. 
In queso caso è possibile esprimere il voto disgiunto, dunque votare per un candidato sindaco ed esprimere una preferenza per una lista collegata a un diverso candidato: in sostanza è possibile tracciare una "X" sul nome del sindaco prescelto e dare a lui il voto o sul sul simbolo di una delle liste per darlo a candidato sindaco e lista; oppure è possibile scegliere un candidato sindaco e porre una "X" sul simbolo di una lista diversa dalla sua. 

Quante preferenze è possibile esprimere

Nei Comuni con meno di 5 mila abitanti l'elettore può esprimere una sola preferenza. In tutti gli altri è possibile esprimerne due, che devono obbligatoriamente essere per un uomo ed una donna, dunque non per due figure dello stesso sesso. 
Non è obbligatorio esprimere due preferenze e per farlo è sufficiente indicare il cognome (o anche il nome per i casi di ominimia) del prescelto, purché facciano parte della lista votata. 

Voto disgiunto

Riguarda solo i Comuni con più di 15 mila abitanti e prevede la possibilità di votare il sindaco e un'altra lista (di quest'ultima dovranno far parte entrambi i consiglieri che si intende votare con la doppia preferenza). 

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